Nicola Piovani, chi è il grande compositore: età, vita privata, carriera

Tra i maestri della composizione in Italia e non solo, Nicola Piovani  ha alle spalle una brillante carriera. Ecco chi è il compositore de “La vita è bella”.

Impossibile non commuoversi al solo ascolto della colonna sonora del capolavoro di Roberto BenigniLa vita è bella“, film vincitore di ben tre premi Oscar nel 1999. Tra i prestigiosi premi c’è anche quello di miglior colonna sonora, firmata proprio da Nicola Piovani. Compositore, pianista, direttore d’orchestra, padre di due figli: ecco tutto quello che sappiamo sul 74enne romano.

Nicola Piovani, carriera e vita privata

Nicola Piovani è nato il 26 maggio 1946 Roma, città dove è anche cresciuto e ha sviluppato la grande passione per la musica che lo ha accompagnato per tutta la vita. In particolare per il pianoforte, per cui ha preso il diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove si è trasferito da ragazzo per seguire i suoi interessi. Nicola ha respirato musica fin dalla nascita, suo padre Alberico , infatti, era musicista nella banda  del suo paese natale.

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Dal pianoforte è stato per lui naturale iniziare a comporre colonne sonore. La prima è arrivata all’inizio degli anni ’60 e da lì non si è più fermato. Ha infatti collaborato con grandissimi nomi del cinema italiano: Marco Bellocchio, Mario Monicelli, Nanni Moretti, i fratelli Taviani, Federico Fellini, Giuseppe Tornatore e Roberto Benigni. In particolare, il sodalizio con Benigni gli ha fatto guadagnare un premio Oscar per la migliore colonna sonora realizzata per “La vita è bella”, nel 1997.

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Nonostante Piovani sia sempre stato un uomo riservato e non abbia mai troppo messo in piazza la sua vita privata, sappiamo che ha due figli maschi che hanno intrapreso una strada completamente diversa dalla sua e studiano ingegneria. A questo proposito ha dichiarato in un’intervista a Vanity Fair: “Il fatto che non siano musicisti mi aiuta a non essere un padre invadente. Parlo con loro di matematica: sono io l’allievo, l’ignorante che fatica a capire. Se facessero i musicisti mi comporterei invece in modo un po’ arrogante e saputo.”

Rome, April the 21st, 2011 

 

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