Valanga sulla Marmolada: travolto un rifugio e un impianto sciistico

Paura in Trentino: valanga sulla Marmolada, travolto un rifugio e un impianto sciistico.

Poteva essere una tragedia. E invece sembra che sia andato tutto per il meglio senza morti e feriti. Pochi istanti fa una valanga ha travolto il rifugio Pian dei Fiacconi e un impianto sciistico della zona. Fortunatamente sembra che non ci siano feriti, ma sul posto stanno ancora lavorando gli uomini del soccorso alpino.

Tragedia sfiorata sulla Marmolada

Secondo quanto riporta Sky, pare che la gigantesca massa di neve si sia staccata dalla parete rocciosa della Marmolada colpendo, in maniera importante, Pian dei Fiacconi e l’impianto sciistico della zona di Passo Fedaia. Una valanga sul versante trentino insomma che poteva fare molti più danni di quanti non ne abbia fatti.
La buona notizia infatti sembra essere quella relativa al fatto che non ci sono stati né morti né feriti. Informazione confermata anche dal personale del soccorso alpino che hanno effettuato una bonifica della zona e hanno escluso l’eventuale coinvolgimento di persone.

Certo, è presto per valutare e capire gli eventuali danni, sia al rifugio che all’impianto sciistico. Ma sapere che non vi sono persone coinvolte fa tirare a tutti un sospiro di sollievo.

Il dibattito sull’apertura degli impianti sciistici

Si tratta di una notizia che arriva, per altro, in un momento particolare in cui il dibattito sull’eventualità di aprire gli impianti sciistici o meno è infuocato. Oltre ad attendere le misure ufficiali relative agli spostamenti per Natale, molte persone che lavorano nel settore sciistico si stanno chiedendo “che ne sarà di loro”. Domanda legittima visto che sta per iniziare una stagione particolare.

Questa valanga sulla Marmolada è stata quindi improvvisa, ma fortunatamente meno dannosa di quanto non si fosse preventivato. Diciamo che, per tutti, è stato un po’ un monito. La montagna va rispettata e anche quando si decide di fare una gita fuori porta è importante seguire i sentieri e capire quali strade percorrere, quali no e ricordarsi che la natura risponde solo a se stessa.

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(Fonte immagine Pixabay – Immagine di repertorio)

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