Pablo Escobar, chi era: la storia del famoso narcotrafficante

Pablo Escobar è stato uno dei più famosi criminali del mondo. Scopriamo insieme la storia del narcotrafficante colombiano.

Pablo Emilio Escobar Gaviria è famoso a livello mondiale per essere stato uno dei più grandi criminali della storia. L’uomo è nato a Rionegro, in Antioquia, il 1 Dicembre 1949, ed è morto a Medellin il 2 Dicembre 1993. Oggi è dunque l’anniversario della sua scomparsa, avvenuta 27 anni fa. Leggiamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sul narcotrafficante.

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Escobar è stato un narcotrafficante, politico, criminale, e terrorista colombiano. È stato lui il fondatore del Cartello di Medellin. L’uomo è nato in una famiglia di contadini, e si è dimostrato sin da piccolo affascinato dal mondo dell’imprenditoria. La sua carriera criminale ha avuto inizio verso gli ultimi Anni ’60, con il contrabbando. Nel periodo successivo, l’uomo si è dato alla produzione e vendita illegale di marijuana e cocaina oltreoceano.

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Il passo successivo, dopo essere venuto in contatto con pezzi grossi del tempo, come Carlos Lehder, Jorge Luis Ochoa, e Gonzalo Rodriguez Gacha, fu quello di fondare il celeberrimo Cartello di Medellin. Quest’ultimo altro non fu che un’organizzazione criminale, famosa ancora oggi, la quale arrivò a controllare circa l’80% della produzione di droga mondiale. Escobar divenne uno degli uomini più ricchi del mondo, arrivando a detenere un patrimonio di circa 30 miliardi di dollari. Fu uno dei più famosi criminali del mondo, nonché il più potente di tutta la mafia colombiana.

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Il criminale tentò di coprire il suo capitale, agli inizi degli Anni ’80, tramite l’organizzazione di eventi no-profit e atti di beneficienza, ed entrando in politica come rappresentante della Camera al Congresso Nazionale del 1982. L’anno dopo fu però accusato di condurre affari illeciti dal ministro della giustizia di allora, Rodrigo Lara Bonilla, e successivamente licenziato. Fu premura di Escobar dare l’ordine di ucciderlo poco tempo dopo.

Il Cartello prese in pochi anni il dominio dell’intera Colombia, arrivando a controllare quasi ogni ambito sociale e civile. Eserciti privati, terre, aziende, e monopoli di interi mercati erano in mano ai narcos, divenuti talmente potenti da dichiarare, nel 1989, guerra allo Stato. Escobar mise letteralmente in ginocchio le autorità, gettando nel caos l’intera nazione. Si macchiò dell’assassinio ufficiale di 657 agenti di polizia, e di multipli rapimenti e ulteriori omicidi. Fu il criminale più ricercato e conosciuto di quegli anni.

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Pablo Escobar, la prigionia e la morte del criminale

Nel 1991 la Colombia, dotata di una nuova costituzione, assistette all’arresto di Pablo Escobar. L’uomo si consegnò di sua spontanea volontà alla giustizia a patto di essere detenuto a La Catedral, una prigione privata e di lusso. Da lì l’uomo continuò con le sue attività criminali, ed il governo, una volta scoperto, si dimostrò intenzionato a fermarlo una volta per tutte. Escobar fuggì allora dal carcere con estrema facilità, dando il via a quella che fu una lunga ed estenuante ricerca. Dopo ben 17 mesi di monitoraggio, il 2 Dicembre 1993, Pablo Escobar fu avvistato a Medellin, ed eliminato con un colpo di pistola.

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