Contagi oggi, impennata di infetti USA dopo il Giorno del Ringraziamento

Il Thanksgiving Day peserà moltissimo in ottica negativa per i contagi oggi negli Stati Uniti. Sta per arrivare un periodo difficilissimo lì.

contagi oggi Stati Uniti
Festa del Ringraziamento deleteria per i contagi oggi negli Stati Uniti FOTO Getty Images

C’è grande preoccupazione in relazione ai contagi oggi su quello che sarà l’impatto delle festività sulla curva della pandemia. Qui da noi in Italia il mondo medico e scientifico preme affinché non vengano allentate le misure intraprese con il Dpcm di inizio novembre. Anzi, secondo alcuni ci sarebbe stato bisogno di inasprire le norme, allo scopo di rallentare il cammino inesorabile del virus.

Leggi anche –> Mamma positiva, partorisce e subito le danno la bimba: “Tutto sicuro”

Il quale circola in maniera incontrastata dalle nostre parti sin da inizio 2020. Intanto una dimostrazione di come le festività possano risultare veramente pericolose in ottica contagi oggi arriva dagli Stati Uniti. Dove l’ultimo giovedì di novembre si festeggia il Giorno del Ringraziamento. Proprio a seguito del Thanksgiving Day il numero di nuovi infetti è schizzato alle stelle negli States. Un triste effetto collaterale legato al fatto che i cittadini statunitensi si riuniscono in famiglia in massa, anche a seguito di lunghi viaggi.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Leggi anche –> Apertura scuola, il ministro De Micheli: “In aula anche sabato e domenica”

Contagi oggi, Stati Uniti ko: le festività sono un grosso rischio

Proprio nella giornata del 26 novembre 2020 i morti ufficiali legati in maniera diretta alla pandemia ammontano a 2046. Il timore è che tale cifra possa aumentare. Fatto sta che già questo numero è il più alto mai registrato da maggio. E complice anche la stagione invernale che accentua la circolazione dei virus anche di altre malattie tipiche di questo periodo dell’anno, gli esperti clinici e medici hanno ora paura. Paura che gli ospedali si riempiano e che i prossimi 3-4 mesi possano essere davvero terrificanti per gli Stati Uniti. Tra l’altro presto ci sarà anche Natale 2020 con la sua lunga coda di festività. Proprio negli Stati Uniti dovrebbe partire la prima campagna di vaccinazione di massa. Poi toccherà all’Europa ed al resto del mondo

Leggi anche –> Vaccini Italia, Arcuri: “Pronto il piano per distribuirlo da gennaio 2021”

Impostazioni privacy