Apertura scuola, il ministro De Micheli: “In aula anche sabato e domenica”

Dal ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, giunge una proposta in merito alla delicata situazione apertura scuola. Unanime la replica.

apertura scuola De Micheli
Il ministro Paola De Micheli parla sulla apertura scuola FOTO Getty Images

Paola De Micheli, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha consigliato una ipotesi mai pensata prima in materia di apertura scuola. “In classe anche il sabato e la domenica”. Una proposta che subito è andata a cozzare contro la netta opposizione da parte del personale docenti e del reparto in generale. Nel corso di una intervista al quotidiano ‘La Repubblica’ la Micheli ha ipotizzato la messa in atto di giornate lunghe, che vadano dalle ore 08:00 alle ore 20:00 e sempre in presenza. Anche il sabato e la domenica”.

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Le associazioni di categoria dei docenti replicano a questa idea, respingendola con forza e replicando con altro. “Semmai occorrerebbe procedere con l’assunzione di nuovi insegnanti”. Una cosa rimarcata anche da Domenico Arcuri, commissario straordinario per la gestione della pandemia. L’apertura scuola di sabato e domenica comporterebbe anche ulteriori effetti collaterali, come l’aumento dei consumi delle forniture di corrente elettrica, acqua e gas. Tutte spese in più per i Comuni di riferimento. Senza contare ulteriori disagi per i mezzi di trasporto pubblici, ridotti ad una presenza massima del 50%. Occorrerebbe un numero di bus e simili dei quali molte località non dispongono. Il Governo punta a riaprire le superiori il prossimo 9 dicembre.

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Apertura scuole, la situazione è molto complessa

Tutto dipenderà anche dall’andamento della pandemia per allora. Le misure restrittive messe in atto per tutto il mese di novembre hanno portato ad una flessione della curva dei contagi. Ed il premier Giuseppe Conte si aspetta di vedere già da oggi delle notizie buone da quelli che sono i bollettini quotidiani emessi dalle regioni. Anche la frequenza continua in classe con gli scaglionamenti appare difficile, con gli alunni che dovrebbero passare l’intera giornata in classe senza il tempo di potere studiare a casa. “Meglio la didattica a distanza a questo punto”, ribattono i presidi italiani. Che ricordano al ministro De Micheli come la situazione dei trasporti non sia migliorata da marzo ad oggi. E la Uil suggerisce, come tampone parziale all’emergenza, di allungare la fine dell’anno scolastico a luglio.

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