Massimo Galli | ‘Risultati del Dpcm solo a fine novembre | state a casa’

Parla l’infettivologo Massimo Galli, che dà alcuni consigli su come affrontare le prossime settimane e dice la sua su diversi aspetti del Covid.

Massimo Galli lockdown dpcm
In una intervista Massimo Galli parla della situazione Covid Foto dal web

Il virologo Massimo Galli, nel corso di una intervista concessa a ‘Il Fatto Quotidiano’, consiglia gli italiani su come comportarsi nelle prossime settimane. La situazione Coronavirus Italia si è aggravata e ha portato per la prima volta il numero dei nuovi contagi a superare quota 21mila in un giorno. Cifra riscontrata in relazione alla giornata di domenica 26 ottobre 2020.

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Per questo motivo il governo ha emanato un nuovo Dpcm che ha limitato tutte le attività commerciali, sospendendone anche alcune, come palestre, piscine, cinema e teatri. Mentre chiuderanno prima ristoranti ed altri locali e ci sarà la chiusura dei centri commerciali nei fine settimana. L’infettivologo Massimo Galli dice che tutti noi dovremmo osservare un nostro personale lockdown, limitando le uscite allo stretto necessario. Ovvero solamente per fare la spesa e per andare al lavoro. “Non so se le azioni intraprese con questo Dpcm saranno sufficienti a fare calare la curva dei contagi. Una nuova chiusura totale avrebbe portato a dei risultati, ma capisco il perché si è voluto evitare un simile scenario”. Galli consiglia di vedere meno persone possibili. Per la scuola “qualcosa va sacrificato, la didattica a distanza è fondamentale quanto importante”.

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Massimo Galli: “Impossibile prevedere cosa accadrà a Natale”

Le amministrazioni locali hanno la facoltà di agire in maniera anche più diretta, rispetto a quanto deliberato dal Dpcm. Poi sarebbe un errore, per Galli, concentrarsi sul periodo natalizio. Bisogna pensare al breve periodo, alle prossime due-tre settimane. “Fare previsioni al di là di questo periodo è impossibile”. Poi Galli è consapevole delle enormi difficoltà che tante persone riscontreranno a livello economico. Ma si tratta di un male necessario. A suo dire il contagio va rallentato e solo chiudendosi in casa è possibile. “Vedo di nuovo la gente che muore in ospedale, e non ancora per strada. So che c’è disagio sociale ma una volta prese le giuste misure contro il Coronavirus, avremo il tempo per intervenire sulla povertà. Non dobbiamo perdere tempo”.

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Fondamentale impedire che gli ospedali si riempiano

L’Italia rischia di vedere un numero enorme di morti, nel peggiore possibile degli scenari. Una buona notizia che Galli ci dà è che comunque non c’è lo stesso tasso di ospedalizzazione di marzo, nonostante i tantissimi contagi. E siamo più pronti ora. Ma si rischia comunque il collasso del sistema sanitario. Il noto infettivologo propone di desaturizzare gli ospedali ospitando i malati in strutture come gli alberghi, ora praticamente chiusi o con pochissima clientela. E quando arriveranno i primi effetti del nuovo Dpcm. “Non prima di tre settimane. Ma siamo comunque alla metà dei numeri riscontrati in Francia e Spagna. E comunque le morti per Covid al di sotto dei 40 anni arrivano all’1%”.

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Serve tempo per il vaccino ma c’è fiducia

Gli anziani sono sempre a rischio, specie se colpiti da altre patologie. Occorre perciò tutelare questa particolare categoria, fino a quando non ci sarà un vaccino. Fino ad allora Galli prevede diverse ondate anche intensi. E potrebbero volerci anni prima che il virus, da epidemico diventi endemico. Proprio in merito al vaccino, serviranno diversi mesi, secondo Massimo Galli. E non sarà disponibile subito per tutti. Ma i risultati sin qui ottenuti in laboratorio fanno ben sperare.

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