Arcuri | ‘Raddoppieremo i tamponi | la scuola è il posto più sicuro’

Parla il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Italia, Domenico Arcuri. Che tocca diversi argomenti in merito alla situazione.

Domenico Arcuri Coronavirus Italia
Domenico Arcuri commissario Coronavirus Italia Foto dal web

Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Italia, Domenico Arcuri, punta a raddoppiare il numero di tamponi giornalieri svolti. “Centreremo questo obiettivo nel giro di due mesi”, afferma nel corso di una intervista al Corriere della Sera. Che parla anche di un cambiamento significativo riscontrato in queste settimane.

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In primavera il Covid-19 aveva flagellato in particolare la Lombardia, il Veneto, il Piemonte e l’Emilia-Romagna. “Ora invece è distribuito su tutto il territorio italiano. Non credo che tutte le zone del nostro Paese sappiano come affrontare il problema, rispettare le regole e mostrare efficienza nell’apparato sanitario. È necessario coordinare lo Stato con le realtà amministrative locali”. Per Arcuri il virus ad inizio 2020 circolava specialmente in ospedali e case per anziani, mentre ora si è insidiato per l’80% nelle abitazioni. “I giovani si contagiano senza saperlo ed infettano i loro cari. Anche l’età media dei nuovi contagiati è calata da 70 a 40 anni”. L’Italia era diventata il secondo Paese al mondo per contagi, ora è sedicesima nel mondo, dietro a svariate nazioni d’Europa.

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Arcuri: “Situazione migliorata ma no a rilassarci”

“Però non dobbiamo rilassarci. Gli assembramenti in estate non andavano fatti ed è innegabile che abbiano contribuito a fare rialzare la curva dei contagi. Serve anche la giusta severità per fare rigare dritto chi non rispetta le regole, ma vedo che da questo punto di vista la consapevolezza sta di nuovo prendendo piede”. Poi Arcuri snocciola delle cifre importanti. A metà marzo, con 26.336 tamponi c’erano 6.557 contagiati. Invece a metà ottobre su 62.932 tamponi i nuovi infetti ammontano a 8.804. Svolgendo gli stessi tamponi in primavera avremmo avuto in media 40mila contagiati al giorno. E più del 70% di chi contrae il Covid in Italia è asintomatico. Una differenza importante è che ora chi non ha sintomi può essere individuato, a differenza di inizio anno. Questo fa si che aumentino gli isolamenti domiciliari e che si impedisca una saturazione dei posti letto.

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“La scuola è il posto più sicuro che ci sia, lo dicono i numeri”

In ospedale devono andarci i contagiati che presentano sintomi gravi. Avere solo la febbre e la tosse o la sparizione di gusto ed olfatto deve portare a chiudersi in casa ed a non avere contatti con gli altri per 14 giorni. “Curare il virus in maniera precoce e le persone a casa sempre più è quello che serve fare”, dice Arcuri. Che elogia medici di base e pediatri ed afferma che vanno supportati. “Devono fare i test nelle abitazioni dei pazienti e mandarli in ospedale solo in caso di gravità”. Ad oggi sono 13 milioni i tamponi svolti su 8,2 mln di persone. La media è di più di 100mila tamponi al giorno, con l’obiettivo di raddoppiare tale cifra. Inoltre test rapidi antigenici verranno distribuiti a scuole, asl, aeroporti, porti e medici di base. Un altro fattore che Arcuri vuole rimarcare è la bassa incidenza di positività tra gli studenti (0,15%), i docenti (0,32%) ed i lavoratori con altri ruoli nella scuola (0,28%). “La scuola è uno dei posti più sicuri che ci siano, tra banchi predisposti, mascherine, gel igienizzante ed altro. E nelle terapie intensive la situazione per ora resta sotto controllo”.

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