Beirut di nuovo in fiamme: terza esplosione in una settimana

Un altro incendio nel quartiere commerciale di Beirut, in Libano: in fiamme il palazzo progettato dall’archistar Zaha Hadid. 

L’incubo di ripete ancora. Un grave incendio è scoppiato stamani in un edificio del centro di Beirut, vicino al porto della capitale libanese, dove un’esplosione il mese scorso ha ucciso quasi 200 persone e provocato migliaia di feriti. L’imponente struttura, progettata dall’archistar Zaha Hadid, è ancora in costruzione e si trova sulla strada principale che passa dal porto. Non è ancora chiara la causa dell’incendio, ma non ci sono state segnalazioni di feriti e dopo qualche ora fa le fiamme sono state domate. Un funzionario della Protezione civile ha intanto fatto sapere che sul caso verrà aperta un’indagine.

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Beirut in allerta rossa

Quello di oggi è il terzo incendio in quella zona di Beirut in una settimana, dopo i due recenti roghi che hanno colpito il porto cittadino. I residenti della capitale libanese sono ancora scossi dall’incendio che ha provocato una massiccia esplosione il 4 agosto scorso, uccidendo quasi 200 persone, ferendone 6.500 e causando danni per miliardi di dollari.

Dopo l’esplosione di quasi 3.000 tonnellate di nitrato di ammonio immagazzinate nel porto per sei anni, circa 250.000 persone sono rimaste senza casa e il governo si è addirittura dimesso nel giro di una settimana. Tutto questo in un paese attanagliato da una crisi economica e finanziaria senza precedenti, frutto di decenni di mala gestione e corruzione da parte di una classe politica corrotta e inamovibile. La speranza è che il rogo odierno sia l’ultimo di una già troppo lunga serie di incidenti.

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EDS

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