Viaggi in Italia per l’estate 2020: i borghi delle Marche

Viaggi in Italia per l’estate 2020: i borghi delle Marche più belli e imperdibili.

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Grottammare (Adobe Stock)

Terminato il lockdown più rigido e nel pieno della fase 2 dell’emergenza Coronavirus, nella quale possiamo muoverci di più sebbene ancora con molte limitazioni, si progettano le prossime aperture le vacanze per questa estate. Ulteriori restrizioni verranno allentate, sarà tuttavia molto difficile che nei prossimi mesi si torni subito alla situazione precedente allo scoppio della pandemia. Il ritorno alla cosiddetta normalità sarà molto graduale e questo varrà a maggior ragione per i viaggi.

Con molta probabilità numerosi Paesi terranno le frontiere chiuse anche nei mesi estivi, impedendo ai propri cittadini di uscire dal Paese se non per motivi di stretta necessità. Dunque i viaggi all’estero per turismo saranno ancora vietati o fortemente limitati. Come abbiamo già detto in altre occasioni, la prossima estate, e ancora per diverso tempo, prevarrà il cosiddetto turismo di prossimità, come negli anni ’50 e ’60. Ovvero i viaggi e le vacanze all’interno dell’Italia, nella propria regione o in quelle adiacenti, se non proprio vicino a casa. Il turismo come nei tempi in cui viaggiare lontano era molto costoso, riservato a pochi.

Viaggi in Italia per l’estate 2020:  i borghi

Se questa condizione è sicuramente limitante, tuttavia può essere l’occasione per scoprire o riscoprire le bellezze che abbiamo vicino casa. Tutto il territorio italiano è ricco di posti meravigliosi, bellezze naturali e paesaggistiche, architettoniche e artistiche, un patrimonio storico e culturale che ci invidiano il tutto il mondo. Dalle città d’arte ai piccoli borghi storici, dai parchi naturali alle montagne, dai laghi al mare. L’Italia con i suoi circa 8 mila km di coste ha numerosissime località balneari e spiagge da offrire per la prossima estate, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Fare le vacanze nel nostro Paese è anche il modo migliore per sostenere un settore, quello del turismo, che è stato messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria.

Cosa aspettate a prenotare? In caso di problemi dell’ultima ora potrete sempre disdire o spostare la vostra prenotazione, come stanno offrendo molti tour operator e albergatori.

Tra le proposte per i viaggi di prossimità, da fare l’estate, ma anche prima se rimanete nella vostra regione, ci sono quelle delle visite ai borghi, In collina, in montagna o anche al mare, l’Italia ha un’offerta incredibile di borghi storici e paesini caratteristici. Qui vi segnaliamo quelli da visitare nelle Marche questa estate.

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I borghi delle Marche da visitare

L’Italia ha un territorio disseminato da tantissimo borghi, piccoli e grandi gioielli ricchi di storia, arte e tradizioni tipiche. Nella rassegna dedicata ai viaggi in Italia per l’estate 2020 vi proponiamo i borghi delle Marche più belli da visitare.

Grottammare (Ascoli Piceno)

Grottammare (iStock)

Nella parte meridionale delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno, s affaccia dalle colline sul mare con un vista mozzafiato il delizioso borgo storico di Grottammare. Il piccolo centro è diviso in due parti, una sulla fascia costiera, con edifici più moderni, che appartiene alla bellissima Riviera delle Palme, e una sulle alture retrostanti, dove sorge l’antico borgo medievale. La caratteristica del borgo di Grottamare è data dai suoi edifici storici raccolti come un presepe e affacciati sul mare azzurro. Case in pietra, palazzi, chiese, torri, mura e loggiati panoramici, dove la bellezza storica si unisce a quella del litorale. Un posto ideale per una vacanza che unisce cultura, natura e turismo balneare. Già in primavera Grottammare merita una visita, per il suo panorama straordinario, impreziosito dall’esplosione di colori e profumi di stagione.

Sirolo (Ancona)

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Sirolo, Conero (treeffe, iStock)

La graziosa Sirolo, perla della Riviera del Conero, è famosa per le sue spiagge bianchissime bagnate dall’acqua turchese. La cittadina, tuttavia, ha il centro storico raccolto in un incantevole borgo marinaro a picco sul mare, con una terrazza panoramica che offre una vista spettacolare sulla falesia del Monte Conero e sul Mare Adriatico. Il borgo è attraversato da vicoli pittoreschi che si aprono su deliziose piazzette. Un luogo da vivere anche oltre il mare. Da visitare lo storico Teatro Cortesi.

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Corinaldo (Ancona)

Corinaldo, il Pozzo della Polenta (Foto di Claudio.stanco. Licenza CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons)

A pochi chilometri nell’entroterra della provincia di Ancona sorge sulle colline l’incantevole borgo di Corinaldo, un gioiello architettonico che ha mantenuto intatto l’antico splendore. Il borgo ha una cinta muraria perfettamente conservata, risalente alla fine del XIV secolo e successivamente ampliata dall’architetto rinascimentale Francesco di Giorgio Martini. Dalla sua sommità si ammira una vista stupenda sulle colline circostanti. Corinaldo si caratterizza per il saliscendi di vicoli e viuzze e per la bella e scenografica scalinata di oltre 100 gradini, dove a circa metà del percorso si trova il famoso “Pozzo della Polenta“, legato ad una antica leggenda locale e a una rievocazione storica in costume che si celebra ogni anno in estate. Corinaldo è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Mondavio (Pesaro Urbino)

Rocca Roveresca di Mondavio (Adobe Stock)

A pochi chilometri dal mare, sorge sulle colline, dirimpettaio a Corinaldo, dalla parte opposta della Val Cesano, Mondavio, in provincia di Pesaro. Si tratta di un caratteristico borgo medievale dominato dall’imponente Rocca Roveresca, risalente al 1482-1492. Fu commissionata da Giovanni della Rovere all’architetto Francesco di Giorgio Martini. La Rocca ospita un museo del Medioevo, con tanto di armature, alabarde, balestre e una sala delle torture. Statue di cera con indosso abiti di epoca fanno rivivere l’antica atmosfera medievale. Nel cortile della Rocca si trovano macchine da guerra di epoca medievale. Da visitare la chiesa sulla piazza principale del paese, il piccolo Teatro Apollo, un vero gioiello, e il bel chiostro dell’ex convento di San Francesco.

Cingoli (Macerata)

Cingoli, Balcone delle Marche (Adobe Stock)

Nell’entroterra della provincia di di Macerata, zona ricchissima di borghi stupendi, è da visitare Cingoli, borgo conosciuto anche con il nome di Balcone delle Marche, per il vasto panorama che si può ammirare delle sue mura. Dalla terrazza che sia affaccia dalla parte più alta del paese la vista spazia su un ampio scenario che va oltre le colline e arriva fino al Mare Adriatico e nelle giornate più limpide si può scorgere anche il promontorio del Monte Conero. Cingoli sorge sulla sommità del Monte Circe, a 631 metri sul livello del mare, il suo nome viene dal latino Cingulum che significa “qualcosa che cinge”, ad indicare la posizione del borgo intorno alla cima del monte, come a cingerlo appunto.

Il borgo di Cingoli è uno dei più belli d’Italia, con il centro storico medievale e rinascimentale perfettamente conservato. Numerosi sono i monumenti e le chiese: il duomo di epoca barocca dedicato a Santa Maria Assunta, la Collegiata di Sant’Esuperanzio, risalente al 1139, la Fonte di Sant’Esuperanzio, risalente al Cinquecento, la Fontana del Maltempo, del 1513, il seicentesco Palazzo Castiglioni.

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Amandola (Fermo)

Amandola (iStock)

Premiato con la Bandiera Arancione un anno fa, un altro bellissimo borgo delle Marche da visitare è Amandola, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Una zona che offre un paesaggio meraviglioso e che sta recuperando dopo i gravi danni dei terremoti del 2016.Amandola appartiene alla Comunità montana dei Sibillini, che comprende comuni delle province di Ascoli Piceno e Fermo, ed è considerata la porta est di accesso Parco Nazionale. È uno dei centri principali della zona per il patrimonio storico-culturale e per il pregio ambientale e paesaggistico. Il centro storico di Amandola, ben conservato, offre numerosi monumenti ed edifici di pregio, come il Torrione del Podestà, il santuario del Beato Antonio, risalente al XIV secolo, la Porta San Giacomo e il Museo del paesaggio.

Il territorio è ideale per gli amanti dello sport all’aria aperta, dalle escursioni, a piedi o in mountain bike, al kayak e alla vela sul lago di San Ruffino.

Gradara (Pesaro Urbino)

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Il castello e il borgo di Gradara (Wikipedia, Pubblico Dominio)

Nei viaggi in Italia per l’estate 2020 alla scoperta dei borghi delle Marche è imperdibile la tappa a Gradara, famoso borgo castello della provincia di Pesaro Urbino, al confine con la Romagna. Gradara sorge sulle colline tra Pesaro e Gabicce, nota località balneare, ed è famosa per la tragica vicenda amorosa di Paolo e Francesca, raccontata da Dante Canto V dell’Inferno della Divina Commedia. La vicenda è ambientata nella Rocca Malatestiana, il castello inrorno al quale si sviluppa il borgo. La Rocca risale al 1150 ed è un imponente edificio che con il suo torrione domina il territorio circostante. Le stanze della Rocca hanno visto il passaggio non solo dei celebri e sfortunati amanti, ma anche degli esponenti delle più importanti famiglie italiane del Rinascimento: dai Malatesta ai Montefeltro, ai Borgia, ai Medici e ai Della Rovere.

Le case del borgo sorgono attorno al castello, protetto da una doppia cinta muraria perfettamente conservata. Dalla collina di Gradara si può scorgere in lontananza il Mare Adriatico. Gradara ha vinto il concorso il Borgo dei Borghi 2018 della trasmissione il Kilimangiaro.

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Castello di Gradara (Adobe Stock)
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