Fase 2 | Locatelli | “Già da mercoledì sapremo se ci sarà una nuova ondata”

Il professor Franco Locatelli, membro del comitato scientifico anti epidemia del Governo, parla della Fase 2 e dello scenario possibile in estate,

Franco Locatelli
Il dottor Franco Locatelli parla della Fase 2 Foto dal web

Il membro di rilievo del comitato tecnico scientifico del Governo, Franco Locatelli, parla dei primi giorni della Fase 2 e si esprime anche sui possibili scenari per l’estate in Italia. Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), nel corso di una intervista concessa al quotidiano ‘Il Messaggero’, ritiene che i primi risultati di un certo rilievo si avranno verso la fine della settimana appena iniziata.

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“Il Covid ha un tempo medio di contagio di 5-7 giorni. In caso di effetti negativi dovremmo cominciare ad accorgercene già da giovedì. Magari anche mercoledì. Comunque siamo fiduciosi”. Resta forte il timore di una ondata di contagi di ritorno dopo la riapertura della Fase 2 a molte attività lavorative. Cosa che porta, inevitabilmente, all’avvenire di più contatti ed interazioni dirette rispetto a quelli che sono stati gli ultimi due mesi. “Il lockdown è servito moltissimo, l’indice di contagio si è abbassato ed è fondamentale che resti il più lontano possibile dal valore di 1”. Un plauso va anche al Governo, che si è assunto tante responsabilità e sta agendo tutelando il più possibile la salutedei cittadini. La riapertura graduale delle attività arriva proprio in tal senso.

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Fase 2, Locatelli: “Dovremo ancora essere responsabili”

Fare tutto e subito avrebbe comportato maggiore confusione e difficoltà nell’impedire la formazione di assembramenti. “Ora non dobbiamo fare passi indietro e tornare a quanto vissuto a febbraio. Dobbiamo continuare a comportarci con responsabilità. Una eventuale nuova ondata di contagi sarà direttamente proporzionale alle scelte fatte da tutti noi negli scorsi giorni”. Su questi nuovi contagi, il rischio c’è. Ma la cultura del rispetto mostrata da tanti italiani sembra portare le autorità sanitarie a nutrire un cauto ottimismo. Difatti non sono mancati episodi controversi di persone che se ne sono altamente fregate di rispettare le regole di sicurezza necessarie, mettendo in pericolo enorme loro stessi ed i loro cari.

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“Andremo al mare o in montagna, con le dovute precauzioni”

E cosa avverrà in estate? Per Locatelli, il virus ha modificato le nostre abitudini ma andare al mare o in montagna sarà possibile, pur con le dovute precauzioni richieste. In tanti hanno preso d’assalto i Navigli a Milano e la spiaggia di Mondello a Palermo. “Sono dei casi isolati” sostiene Locatelli, ma per fortuna in moltissimi non fanno così e girano con la mascherina e tenendo le distanze fisiche. La maggior parte degli italiani sta dando una dimostrazione di maturità. “Dopo il 18 maggio valuteremo i risultati raggiunti e decideremo sul da farsi per le altre riaperture. Probabile che le Regioni potranno valutare in autonomia”.

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