Desirée Mariottini: arrestato per spaccio il padre della ragazza uccisa

Arrestato per spaccio il padre di Desirée Mariottini, la 16enne trovata priva di vita in un palazzo a Roma nel quartiere San Lorenzo.

Il padre di Desirée Mariottini, la 16enne trovata priva di vita in un palazzo a Roma nel quartiere San Lorenzo e che era sparita da Cisterna, in provincia di Latina, è finito in manette per spaccio. Non sono i primi guai giudiziari per l’uomo.

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Gianluca Zuncheddu, questo il nome dell’uomo, già otto anni fare era stato ritenuto al vertice di un gruppo di pusher che operava nel quartiere San Valentino, a Cisterna. In questi anni, a quanto pare, nulla è cambiato, nemmeno le piazze dello spaccio.

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Il caso Desirée Mariottini e il padre arrestato per spaccio

Da quanto si apprende, le indagini che hanno portato agli arresti di otto persone nella giornata di oggi vanno avanti da febbraio 2018, otto mesi prima della morte dell’adolescente. Sarebbero partite dopo la richiesta di aiuto di un giovane di Cisterna, il cui cugino si era indebitato per questioni di droga e i pusher si erano rivalsi su di lui, aggredendolo.

La madre della ragazza uccisa e Zuncheddu non erano in buoni rapporti: lui aveva cercato con modi bruschi di allontanare Desirée Mariottini da “brutti giri” e per questo era scattato prima della morte della ragazza il divieto di avvicinamento. Come noto, sul banco degli imputati, per la morte di Desirée Mariottini, ci sono quattro persone: il nigeriano Alinno Chima, il senegalese Mamadou Gara, detto Paco, il ghanese Yusef Salia, e l’altro senegalese, Brian Minthe.

Desirée Mariottini

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