Agli inizi di febbraio moriva in ospedale dopo due giorni di agonia la giovane Maria Sestina Arcuri. Il fidanzato è in carcere da giugno, ora ci sarebbero delle novità significative.
Svolta improvvisa nelle indagini relative alla morte della giovane Maria Sestina Arcuri. Il quotidiano online leggo riporta alcune dichiarazioni riconducibili al suo fidanzato, Andrea Landolfi Cudia. Il 31enne è in carcere da diversi mesi dopo la scomparsa della 26enne calabrese originaria di Nocara, minuscolo centro situato in provincia di Cosenza.
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Landolfi ha affermato: “Sia io che lei eravamo ubriachi dopo avere trascorso la serata fuori. Stavamo litigando per motivi di gelosia. Ad un certo punto io l’ho afferrata e l’ho buttata giù per le scale”. Parole però tutte da verificare, che Landolfi avrebbe confidato a due suoi compagni di cella nel carcere di Regina Coeli. Non si tratterebbe quindi di una confessione vera e propria, con l’imputato che tra l’altro ha sempre professato la propria innocenza.
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Maria Sestina Arcuri, come andarono le cose
La vicenda del ferimento letale di Maria Sestian Arcuri, che lavorava a Roma come parrucchiera, ebbe luogo nella notte fra il 3 ed il 4 febbraio 2019 a Ronciglione, dove si trovavano con la nonna di Landolfi e con il figlioletto di lui, avuto da una precedente relazione. La vittima fu ricoverata all’ospedale ‘Belcolle’ a Viterbo, dove morì due giorni dopo a causa della gravità delle ferite riportate. Lui aveva praticato pugilato e lavorava come assistente domiciliare. I due si erano conosciuti appena qualche mese prima, nel novembre del 2018. Andrea Landolfi ha sempre raccontato che entrambi erano ruzzolati giù dalle scale, ma che poi si erano rialzati andando a dormire normalmente.
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La nonna di Landolfi unica testimone: è indagata per due reati
Alle 05:00 del mattino però la giovane avrebbe accusato un malore a causa del trauma alla testa riportato, ed il suo compagno a quel punto avrebbe allertato il 118. La nonna di Landolfi è l’unica testimone di quanto avvenuto e ha confermato la versione data dal nipote. “Chiesti a Maria Sestina come si sentisse, lei mi disse di stare bene. Aveva soltanto dolore alla schiena ma riusciva a camminare”. La donna, 80 anni, è risultata indagata per false dichiarazioni e per omissione di soccorso.
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