Coronavirus, nuovo allarme dalla Cina: “Picco previsto tra 10 giorni”

Mentre aumentano i decessi da Coronavirus, in Cina si prevede l’apice entro una settimana per l’epidemia da 2019-nCov. 

Accelera la diffusione del Coronavirus di Wuhan. Secondo gli ultimi aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale cinese, il numero di casi d’infezione accertati è salito a 4.515, quasi raddoppiando in 24 ore (2.744 quelli di ieri). La Commissione ha inoltre confermato 26 nuovi decessi, per un totale di 106. Al momento risultano quasi 7.000 casi sospetti in attesa di conferma.

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Gli ultimi sviluppi sul fronte Coronavirus

Le previsioni degli esperti cinesi non sono delle migliori. Secondo lo pneumologo Zhong Nanshan, già in prima linea nel 2003 per il contenimento dell’epidemia della Sars, l’epidemia di polmonite causata dal nuovo Coronavirus 2019-nCov dovrebbe raggiungere l’apice entro una settimana, o una decina di giorni al massimo. “E’ molto difficile stimare in via definitiva quando un’epidemia raggiunge il proprio apice – ha spiegato lo specialista, a capo di un’équipe nazionale per la prevenzione e il contenimento dell’epidemia -. Ma penso che il contagio raggiungerà il suo picco entro una settimana o una decina di giorni e che quindi non ci saranno aumenti su larga scala delle infezioni”.

Intanto l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), pur raccomandando di “mantenere la calma”, si dice “preoccupata” per gli studi che parlano della possibilità di portatori di Coronavirus cinese senza sintomi e che potrebbero infettare altre persone. E’ esattamente questo il caso del primo contagio europeo, protagonista un paziente tedesco che ha contratto il virus attraverso una donna che non presentava sintomi. “La questione è preoccupante e la stiamo valutando”, ha dichiarato il portavoce Christian Lindmeier in conferenza stampa a Ginevra. La Cina assicura comunque di essere in grado di contenere l’epidemia.

La stessa Oms invita ad evitare l’effetto psicosi da Coronavirus. Ricevere pacchi dalla Cina, si ricorda in particolare, “non comporta alcun problema per il contagio: il virus non ha una vita lunga rispetto ad altri virus, ma può stare su una superficie. Se io tossisco sulla mano e passo un telefono, per esempio, ci può essere contagio, ma il tempo di sopravvivenza del virus è molto, molto ridotto e forse dopo mezz’ora non può più contaminare nessuno”.

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