Coronavirus, nuovo allarme degli esperti: “Può essere asintomatico”

Secondo uno studio di The Lancet, il Coronavirus può essere asintomatico. In questo caso sarebbe più difficile effettuare controlli. 

Mentre in mezzo mondo le autorità sanitarie sono al lavoro per cercare di contenere la diffusione dell’epidemia di Coronavirus, che ha già fatto registrare circa 1.400 casi di contagio e oltre 41 decessi, dalla prestigiosa rivista scientifica inglese The Lancet arriva un’altra brutta notizia riguardo alle caratteristiche del virus stesso.

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Secondo un articolo commentato dal virologo Roberto Burioni su MedicalFacts, “sembra possibile l’esistenza di pazienti asintomatici, che stanno bene, non hanno febbre, ma possono diffondere il Coronavirus”. E questo “significa che la misurazione della temperatura agli aeroporti potrebbe non essere sufficiente per bloccare la diffusione della malattia. La lotta contro quest’infezione sarà più difficile del previsto”.

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Gli autori dello studio in questione sono giunti a tale conclusione prendendo spunto dagli esami condotti su una famiglia cinese composta da sei persone, originaria della provincia di Guangdong, che avevano visitato Wuhan, città considerata l’epicentro dell’epidemia, tra la fine di dicembre 2019 e l’inizio di questo mese. In particolare, dai risultati emerge che cinque membri della famiglia sono stati infettati e il sesto, un bambino di 10 anni, è stato contagiato, ma senza mostrare alcun sintomo.

Per Burioni si tratta per l’appunto di una “pessima notizia” e di un elemento “che potrebbe rendere molto più problematico il controllo di questo virus”. Per non creare eccessivo allarmismo, il virologo ricorda che “in Italia questo Coronavirus, grazie al cielo, non è ancora arrivato. Quindi, non c’è motivo di evitare ristoranti cinesi, quartieri cinesi e i cinesi stessi. L’unica cosa che devono fare i cittadini italiani è semplice: non andare in Cina. Punto e basta”. “Dovrebbero anche cessare gli allarmi – conclude Burioni – e la stampa dovrebbe smetterla di generare il panico ogni volta che un cittadino di origine asiatica ha la febbre. È il periodo dell’influenza ed è normale che accada”.

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