Lodi, assolto l’oste che uccise un ladro nel suo locale. Salvini esulta

L’accusa gli aveva contestato l’eccesso di legittima difesa, ma il giudice alla fine ha assolto l’oste di Lodi che sparò a un ladro uccidendolo.

Era il 10 marzo 2017 quando Mario Cattaneo sparò con il suo fucile e uccise Petre Ungureanu, cittadino romeno di 32 anni che con due complici si era introdotto nel suo locale per rapinarlo. Ora il tribunale di Lodi ha assolto in primo grado l’oste di Casaletto Lodigiano, accusato di eccesso colposo di legittima difesa. Il procuratore Domenico Chiaro e il sostituto Emma Vittorio avevano chiesto la condanna a tre anni, ma il giudice ha deciso diversamente. La fine di un incubo per Cattaneo, 70 anni, che dopo la pronuncia dell’assoluzione è rimasto per diversi minuti seduto immobile sulla sua sedia.

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Una disavventura a lieto fine per l’oste di Lodi

Il ristoratore di Lodi aveva ricevuto la solidarietà di gran parte della comunità: era stato persino organizzato un corteo per le vie della frazione di Gugnano, capeggiato da 22 sindaci con le fasce tricolore. A difendere Mario Cattaneo erano stati anche tutti gli esponenti della Lega. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato la sentenza scrivendo: “Giustizia è fatta”. E Matteo Salvini ha osservato che l’esito della vicenda “è merito della legge sulla legittima difesa”.

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Alle parole di Salvini ha però subito risposto il procuratore, secondo cui “in attesa di leggere le motivazioni, è più probabile che la nuova legge sulla legittima difesa non abbia avuto rilevanza che ce l’abbia avuta”. Una delle versioni della difesa era che il colpo fosse partito accidentalmente nel corso della colluttazione, dunque “per capire se la legge è stata applicata, bisogna aspettare le motivazioni della sentenza”. Lo stesso magistrato fa notare che il giudice “di solito dà ragione o all’accusa o alla difesa, difficile che ci siano terze versioni completamente diverse. Probabilmente avrà recepito la tesi della difesa ed è chiaro che, se così fosse, la nuova legge non c’entrerebbe”.

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