Omicidio Luca Sacchi | i buchi nella versione di Anastasiya

Omicidio Luca Sacchi
Anastasiya fornisce la sua versione in merito alla vicenda omicidio Luca Sacchi FOTO viagginews

Anastasiya Kylemnyk fornisce la propria versione dei fatti in relazione all’omicidio Luca Sacchi. Ma alcuni aspetti restano con grossi punti di domanda

La figura di Anastasiya Kylemnyk nell’ambito dell‘omicidio Luca Sacchi continua a rivestire una posizione controversa. Nella mattinata di mercoledì 4 dicembre la 25enne ucraina, fidanzata del ragazzo ucciso nel quartiere di Appio Latino a Roma il 23 ottobre scorso ha negato qualunque coinvolgimento illecito. Sia suo che da parte del povero Luca. “Siamo estranei a qualunque cosa riguardi questa vicenda”, ha affermato la giovane. La quale ha anche affermato di non sapere di avere addosso a sé 70mila euro in contanti, chiusi nello zainetto che teneva sulle spalle. L’interrogatorio è durato mezzora, con la giovane accompagnata dal suo avvocato Giuseppe Cincioni. L’avvocato ha dichiarato alla stampa presente che quanto affermato dalla sua assistita è sufficiente a ribadire la piena estraneità alla vicenda. Ma l’omicidio Luca Sacchi di aspetti che non tornano relativi alla posizione della ragazza continua a presentarne.

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Omicidio Luca Sacchi, la versione di Anastasiya è controversa

“Io e Luca siamo andati a quel pub come mille altre volte. Non sapevo nulla della droga”. A detta di Anastasiya Kylemnyk sarebbe poi arrivato Giovanni Princi, che alla giovane avrebbe dato una busta od un sacchetto contenente tutti quei soldi. Le avrebbe poi detto che quei contanti gli servivano, meglio custodirli in una borsa. Per comprare cosa, Princi non lo avrebbe cautelativamente spiegato. Però viene difficile pensare per logica che le cose possano corrispondere al vero. E che Anastasiya non sapesse dei precedenti per droga dello stesso Princi. Sarebbe dovuto essere facilmente intuibile – semmai la versione della Kylemnyk risultasse vera – immaginare che Princi fosse alla ricerca di sostanze stupefacenti. Ma lei ha detto: “Non mi è neppure venuto in mente. Era un amico di Luca da molto e credevo che fosse una persona perbene”.

Alcuni aspetti continuano ad insinuare dubbi

Luca ed Anastasiya stavano insieme da 4 anni, quanto da lei raccontato ai giudici porterebbe a pensare che la stessa ucraina non conoscesse uno dei migliori amici del suo fidanzato. Poi Anastasiya ha sostanzialmente ammesso di essere sempre stata presente durante tutti gli avvenimenti che hanno contraddistinto l’omicidio Luca Sacchi. Comprende anche che l’arrivo di altri soggetti – nello specifico Simone Piromalli e Valerio Rispoli – è per prendere visione dei soldi passatele da Princi. La cosa non la mette in allarme e lei glieli mostra senza battere ciglio. Sostanzialmente si può evincere che in realtà lei sapesse di avere dei soldi con sé, ma non quanti e nemmeno per quale motivo, se la sua ricostruzione dovesse risultare credibile.

Tra pochi giorni il si o no all’annullamento dell’obbligo di firma

Anche il suo avvocato conferma questo racconto. “La ragazza ignorava di avere nello zaino 70mila euro”. Lei e Luca sarebbero stati dei testimoni inconsapevoli. Ma anche il fatto di non aver notato un grosso quantitativo di banconote risulta sostanzialmente difficile da credere. Difficile che chiunque non si accorga di ricevere una grossa somma in contanti. Poi nella trattativa con Rispoli e Piromalli, come detto, è proprio lei a mostrare i soldi. Che tra l’altro non si sa dove siano finiti. Intanto all’inizio della prossima settimana si saprà se la richiesta di annullamento della misura cautelativa dell’obbligo di firma cadrà o resterà in vigore.

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