Stalking | donna perseguita il suo giovane ex | acido in pieno volto

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Donna perseguita il suo ex con tanti gravi episodi di stalking FOTO viagginews

Un grave episodio di stalking è accaduto a Milano, dove una donna non voleva rassegnarsi alla fine della relazione voluta da un ragazzo più giovane.

Gravi accuse di stalking e non solo per una donna di 38 anni che ha aggredito un suo ex. Quest’ultimo, 30 anni, era stato per breve tempo con la squilibrata, che ha perpetrato un feroce attacco lanciando contro di lui dell’acido, il 7 maggio 2019. Una fugace relazione di appena un mese e poi lui l’aveva lasciata. Per questo motivo la stalker covava ora grande risentimento nei confronti del 30enne. Adesso però lei dovrà essere sottoposta ad un anno di sorveglianza speciale, oltre che ad una ingiunzione trattamentale. La disposizione arriva direttamente dal Tribunale di Milano, Sezione Misure di Prevenzione, che ha accolto quanto notificato dal Questore del capoluogo lombardo. La storia d’amore, se così si può definire, risale a novembre del 2018.

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Stalking, donna perseguita in tutti i modi un giovane

L’uomo sceglie di tagliare i ponti con quella donna, la quale però non vuole rassegnarsi ed inizia a perseguitarlo con telefonate costanti a tutte le ore della giornata. Chiamate per lo più mute, ma inquietanti. E poi tempeste di messaggi su Facebook e tramite sms, questi si minacciosi e dai toni ingiuriosi. Non mancano neppure profili social falsi creati appositamente per tormentare il suo ex. E come nei più classici casi di stalking, ecco pure i pedinamenti e gli appostamenti, sotto casa e dove lavora lui. La stalker aveva tagliato anche le gomme dell’auto del suo ex, non mancando di rivolgere le proprie ‘attenzioni’ anche verso la nuova compagna di lui. Infine ecco l’episodio culmine dell’aggressione con l’acido, che hanno portato all’emergere di ustioni di terzo grado in pieno viso, principalmente accanto all’occhio destro.

Lei sottoposta a percorso di trattamento speciale

Lesioni sono state riscontrate anche ad una mano e sul petto. La maniaca era incensurata e per il Tribunale di Milano questa condotta è tipica di una persona “socialmente pericolosa ed ampiamente soggetta a reiterare i reati contestati”. Perciò è scattato anche l’arresto con custodia cautelare in carcere. Per il futuro prossimo, appena uscita di galera, la donna dovrà presentarsi al Cipm, Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, per seguire un apposito “percorso trattamentale di superamento delle distorsioni comportamentali sottostanti ai delitti commessi”. Sperando che possa essere sufficiente.

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