Annamaria Sorrentino, troppi elementi non tornano: le accuse contro il marito

Annamaria Sorrentino, troppi elementi non tornano in questa vicenda: ecco l’appello dei legali al marito Paolo affinché faccia chiarezza una volta per tutte sull’accaduto.

Annamaria Sorrentino

Nicodemo Gentile, avvocato della famiglia di Annamaria Sorrentino, lancia un vero e proprio appello al marito della vittima affinché chiarisca i troppi punti oscuri di questa morte: “La famiglia desidera solo fare luce sulla vicenda e rendere giustizia ad Annamaria. Per farlo, però, è necessario conoscere l’esatta dinamica dei fatti. Tutte le persone presenti in quella casa si stanno trincerando dietro a mezze verità. Allora rivolgo un particolare appello proprio a Paolo affinché si dimostri un uomo coraggioso e ci spieghi in modo compiuto l’accaduto. Perché ha picchiato Salvatore (il presunto amante della moglie Annamaria) come lui stesso ha ammesso? Perché aveva dei graffi sulle braccia dopo la morte di Annamaria? La ragazza cadendo ha sbattuto contro il parapetto. Anche questo ci fa dedurre che stesse scappando da qualcosa, altrimenti la caduta sarebbe stata diversa. L’idea p che Annamaria quella notte fosse “sotto assedio” e che dunque abbia cercato di raggiungere il cancello della palazzina per scappare in strada. Forse gli altri avevano paura che lei denunciasse qualcosa”. Tra gli elementi che non tornano poi ci sono una serie di ferite e di lividi sul corpo della donna che non c’entrano nulla con la caduta.

Per approfondire la vicenda leggi i nostri articoli sugli ultimi sviluppi:

CLICCA QUI per seguire tutte le nostre notizie tramite il servizio di Google News

Impostazioni privacy