Gianni Boncompagni, Raffaella Carrà si commuove: “Mi manca da morire”

Gianni Boncompagni, Raffaella Carrà si commuove: “Mi manca da morire”. La conduttrice e showgirl non ha dimenticato il suo primo grande amore.

Cinquant’anni: tanto è durato il sodalizio sentimental-professionale tra Raffaella Carrà e Gianni Boncompagni. Mezzo secolo che i due hanno vissuto in sintonia e all’insegna dell’affetto e della stima reciproca. Raffaella è stata amica, fidanzata, collega, confidente e vicina di casa dell’istrionico personaggio venuto a mancare nel 2017. Il primo incontro avvenne nella romana Piazza di Spagna per un’intervista. A metà della scalinata di Trinità dei Monti l’eclettico autore televisivo aveva sistemato due poltrone e un abat jour per conversare con la giovane soubrette. Dopo pochi minuti di conversazione lei ne fu conquistata.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

La confessione di Raffaella Carrà

Per Raffaella Carrà la perdita del suo primo grande amore, Gianni Boncompagni appunto, è una ferita che non si rimarginerà mai: “Mi manca molto – ha detto la celebre cantante e conduttrice -. Avrei voglia di parlargli, di andare da lui. Non si può più e allora, anche se non vado in chiesa, ci parlo lo stesso pregando. Prego tutti i giorni, non solo per lui”.

Ricordiamo che dal 1983 al 1985 Raffaella Carrà presentò Pronto, Raffaella?, il primo programma di mezzogiorno della Rai che segnò la sua definitiva affermazione come conduttrice, mettendo in risalto non solo le sue qualità di soubrette, ma anche le sue indubbie doti di intrattenitrice e padrona di casa, capace di relazionarsi con eguale empatia con chiunque, dall’ospite illustre al semplice telespettatore telefonava per partecipare ai giochi del programma. E fu proprio in quell’occasione che la Raffaella Nazionale lavorò per la prima volta con Gianni Boncompagni (che curò la regia del programma e ne fu autore assieme a Giancarlo Magalli), in concorrenza diretta con Il pranzo è servito del suo amico Corrado.

La storia d’amore tra Raffaella Carrà e Gianni Boncompagni, benché non vista di buon occhio dalla madre di lei poiché il regista era separato e padre di tre figlie, durò ben undici anni. E anche quanto la relazione finì i due, come detto, continuarono a vivere un rapporto basato su affetto e confidenza. “Sicuramente” ha detto la Carrà “Gianni era la fantasia, l’estro e la genialità”. L’ironia di Boncompagni e il suo modo di vivere tra il serio e il faceto sono ciò di cui più sente la mancanza. E molti di noi pure…

EDS

 

Impostazioni privacy