Falsi invalidi, Mattino 5: “Indagata la mamma di Arisa, fingeva l’infermità”

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Inchiesta su falsi invalidi, indagata anche la mamma di Arisa – FOTO: screenshot

Inadagata la mamma di Arisa: la signora, 62 anni, avrebbe finto di essere affetta da impossibilità di poter camminare. In un video invece sembrerebbe fare giardinaggio.

Guai in vista per la mamma di Arisa. La donna, Assunta Santarsiero, risulterebbe tra gli indagati su una inchiesta portata avanti dalle forze dell’ordine in merito a dei falsi invalidi. Le indagini si sono svolte a Potenza e sembra abbiano coinvolto anche la 62enne, come riferito da ‘Mattino 5’ nella puntata del 24 settembre 2019. “La mamma di Arisa risiede a Pignola, un piccolo comune a pochi chilometri di distanza da Potenza”. Una nota diffusa da Mediaset riporta quanto segue. “In merito all’inchiesta dei falsi invalidi di Potenza è stata data la notizia che tra gli indagati c’è anche la mamma della cantante Arisa”. Emergerebbe in particolare una truffa di 24mila euro perpetrata dalla donna all’Inps. Adesso la donna sarebbe indagata a piede libero.

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Mamma Arisa, dichiarata falsa invalidità secondo gli inquirenti

Le autorità avrebbero a loro volta scoperto una serie di compravendita di falsi attestati di invalidità e di certificati medici fasulli. Sono state presentate anche delle prove video. In un filmato si vedrebbe proprio la Santarsiero mentre è dedita al giardinaggio. Quando invece non avrebbe potuto farlo, visto che si sarebbe dichiarata invalida ed impossibilitata a deambulare in piena autonomia. Fanpage riporta che la madre di Arisa prenderebbe un assegno di invalidità di 805 euro mensili dal 2017. E che si sarebbe sottoposta ad una visita di invalidità da un medico nominato dal tribunale. Dove si sarebbe presentata pure in sedia a rotelle. Per gli inquirenti risulterebbe vero che la 62enne sarebbe in cura per contrastare un cancro. Ma tale malattia non le pregiudicherebbe alcuna capacità motoria. L’invalidità le sarebbe stata riconosciuta in maniera compiacente grazie ad un intermediario e ad un avvocato.

Il sistema messo in piedi grazie a professionisti compiacenti

L’inchiesta in questione è stata chiamata ‘Il Canto delle Sirene’ e ha visto gli agenti della Squadra Mobile della Questura agire all’alba del 23 settembre, su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza. Finora ci sono stati 5 arresti, tutti ai domiciliari. Scattata poi anche una interdizione dalle pubbliche funzioni per un individuo. In totale sarebbero 40 i soggetti coinvolti. Tutti professionisti che erano riusciti a truffare l’Inps con la riscossione di pensioni e di indennità di accompagnamento non dovute. Accertata finora una frode di ben 530mila euro. Gli inquirenti però ritengono che questo giro illegale risalga a diversi anni fa, nonostante le loro indagini siano partite solamente nel 2018.

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