Roma, capo dei netturbini con una prostituta nell’auto di servizio

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Il capo dei netturbini Ama beccato con una prostituta nell’auto di servizio – FOTO: screenshot

Capo dei netturbini prostituta: un dirigenze dell’Ama, l’azienda municipalizzata per la gestione dei rifiuti a Roma, è stato colto in flagrante.

Un alto funzionario dell’Ama, l’azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti a Roma, ha pagato a carissimo prezzo il fatto di essersi appartato con una prostituta anziché fare il proprio lavoro. L’uomo è stato infatti sorpreso in compagnia di una ‘lavoratrice della strada’. E proprio in flagrante, su un’auto di servizio. La vettura era parcheggiata lungo un viale alberato, al buio. Le scritte dell’Ama spiccavano nell’oscurità, tanto da attirare l’attenzione di una pattuglia della Polizia Municipale. Gli agenti sulle prime si aspettavano di trovare qualche dipendente Ama coinvolto in un giro di ispezione. Per constatare la regolarità della raccolta di rifiuti, cosa che da mesi sta interessando in negativo la Capitale.

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Capo dei netturbini prostituta, lui era senza vestiti

Invece la sorpresa nel constatare cosa stava accadendo è stata tanta. All’interno c’era il funzionario della municipalizzata, parzialmente svestito e nell’atto di consumare con una ragazza proveniente dall’Est Europa. Gli agenti quindi hanno pensato ad un furto, con l’auto rubata a qualche delinquente. Ma dopo aver controllato le generalità di lei e soprattutto di lui, hanno scoperto che si trattava di una figura di spicco dell’Ama. L’uomo ha 62 anni ed aveva utilizzato l’auto aziendale per fare i propri comodi.

Il funzionario aveva preso l’auto in maniera abusiva

A Roma lavora anche un corpo della Polizia Locale denominato Pics, che si occupa di arginare il fenomeno della prostituzione e che ha verbalizzato quanto successo. La palla è passata ai membri di questo corpo, i quali hanno scoperto che il capo dei netturbini stava vedendo la prostituta senza nemmeno essere in servizio. Aveva preso l’auto dell’azienda abusivamente. Inevitabilmente è partita una denuncia per appropriazione indebita, e l’Ama lo ha sospeso. Invece la donna ha dovuto rilasciare le proprie generalità per essere segnalata e schedata.

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