Disabile, gli serve un ascensore: condomino anonimo lo insulta così – FOTO

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A Simone, disabile, serve un ascensore migliore: condomino lo insulta – FOTO © Getty Images

Simone resta disabile per un improvviso incidente sul lavoro. L’ascensore nuovo è necessario ma un condomino lo insulta con poco coraggio e tanta inciviltà.

Un messaggio odioso è apparso all’indirizzo di un uomo disabile, e che all’improvviso si è ritrovato in questa condizione dopo un incidente sul lavoro. Lui si chiama Simone, ha 36 anni ed è sposato con figi. Vive all’interno di un condominio a Roma, e per via delle sue limitate capacità di deambulazione ha fatto valere un suo diritto, richiedendo l’installazione di un ascensore più funzionale all’interno del palazzo. Peccato che un incivile ed insensibile condomino non riesca a notare la situazione di sofferenza di Simone e della sua famiglia. Questa persona, rimasta per ora anonima, ha affisso un cartello pieno di insulti e di minacce nei confronti dell’uomo disabile. di questa storia ne ha parlato fanpage, specificando come Simone lavorasse in qualità di fornaio a Centocelle. Lui e la moglie Karolina, 32 anni, sono genitori di due ragazzini di 12 anni, entrambi gemelli. La vita di tutti loro è però cambiata in peggio il 26 ottobre dell 2018, quando Simone è rimasto vittima di un incidente mentre tornava a casa di notte dopo il lavoro.

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Disabile, fatale un incidente sul lavoro

Secondo quanto riferito, aveva accusato un fortissimo mal di schiena dopo aver sollevato un peso eccessivo. Per questo aveva fatto ritorno a casa. Al risveglio però aveva perso la funzionalità degli arti inferiori. Colpa di una ernia che aveva danneggiato il midollo spinale, compromettendo per sempre le capacità motorie del 36enne Hanno fatto seguito due settimane di ricovero all’ospedale ‘San Giovanni’ e soprattutto cinque mesi al CTO della Garbatella per la riabilitazione. Karolina ed i figli affrontano la cosa con dignità e hanno anche confidato nell’aiuto degli altri. In sede di riunione condominiale, con diversi assenti, lei è riuscita ad ottenere il via libera per l’installazione di un ascensore più grande, capace di trasportare Simone in sedia a rotelle ed almeno un’altra persona. I lavori sono stati rapidi, essendo durati 20 giorni in tutto. Ma qualcuno, presumibilmente un condomino dei piani superiori, si è lamentato del fatto di aver dovuto fare le scale per tre settimane.

L’ascensore nuovo è necessario: viene insultato

Da qui il messaggio riprovevole. “Brutto paraplegico del c…o, guarda che estate di m…a ci stai facendo passare. Se quando è finito l’ascensore non lo usi tutti i giorni, ti auguro che oltre al pisello ti si blocchi anche il cervello. Buona giornata”. Una pletora di insulti e di affermazioni che ci fanno perdere la fiducia nell’umanità. Ma Karolina ha risposto a tono. “Grazie per le parole gentili, a mio marito non funzionano le gambe, a te invece non ha mai funzionato il cervello! Penso che l’ascensore sarà utile a tutti, ma se sei uno con le palle sarai l’unico a non usarlo, vero? Se scopro chi sei ti denuncio, dopo sono c…i veri per te! Questa situazione non è difficile solo per voi ai piani superiori ma anche per noi che dobbiamo usare un macchinario terrificante, ma che c…o ne sai tu della vita difficile, sei un grande imbecille”. La denuncia contro ignoti è poi effettivamente partita, e la donna spera che l’autore di quel messaggio possa provare rimorso e pentirsi. “La disabilità non è una cosa che ti avvisa, spero che questa persona lo capisca. Potrebbe capitare a chiunque in qualunque momento”.

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