Milan-Lazio, Leiva insulta un addetto stampa in sedia a rotelle: “Seduto e zitto”

"Stai seduto e zitto"
(Getty Images)

Il centrocampista della Lazio Lucas Leiva è stato accusato dagli ispettori a bordo campo di aver insultato un addetto stampa del Milan in sedia a rotelle al termine della sfida Champions di San Siro.

Sabato sera si è svolta a San Siro la sfida Champions tra Milan e Lazio. Il campo ha visto i rossoneri vincitori grazie ad un contestatissimo rigore trasformato da Frank Kessie. Le polemiche, però, non si sono limitate all’episodio arbitrale, ma a quanto successo nell’immediato dopo partita. Da giorni infatti si parla del brutto gesto di Kessie e Bakayoko: i due centrocampisti del Milano hanno portato sotto la curva la maglia di Acerbi come “scalpo” dell’avversario battuto. Il comportamento dei due calciatori verrà oggi esaminato dal Giudice Sportivo, il quale avrà il compito di decidere se la gravità del gesto è tale da giustificare una squalifica o una multa.

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Milan-Lazio: Leiva a rischio squalifica per gli insulti all’addetto stampa del Milan

Questa mattina si è scoperto che sotto esame del giudice sportivo ci finirà anche il centrocampista brasiliano della Lazio, Lucas Leiva. Secondo quanto riferito dagli ispettori a bordo campo, infatti, il calciatore si sarebbe rivolto in maniera offensiva nei riguardi di un addetto stampa del Milan in sedia a rotelle, dicendogli: “Stai seduto e zitto”. La frase ha ovviamente fatto alterare quest’ultimo che gli avrebbe risposto: “Sei una testa di c***”. Immediatamente dopo aver letto delle accuse, Leiva ci ha tenuto a precisare sul proprio profilo che si tratta di falsità: “Mi preme chiarire in modo chiaro che le accuse rivolte recentemente alla mia persona su eventuali fatti nel post partita di Milano, sono totalmente false ed infondate”, spiega infatti il brasiliano che poi aggiunge: “È mia premura evidenziare in modo perentorio tale fatto increscioso e totalmente falso nei miei confronti, in quanto in dieci anni di carriera non mi sono mai permesso di mancare di rispetto a nessuno”.

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