Carabiniere ucciso, nel gruppo Whatsapp messaggi duri anche su Stefano Cucchi

Gabriel hjorth carabiniere ucciso
Gruppo Whatsapp delle forze dell’ordine, si parla del carabiniere ucciso ma anche di Stefano Cucchi – FOTO: screenshot

Si parlerebbe anche di Stefano Cucchi, e non certo in toni teneri, nella chat Whatsapp delle forze dell’ordine da cui sarebbe partita la foto di Gabriel Hjorth bendato. Si indaga ancora sul caso del carabiniere ucciso.

Nei giorni scorsi, unitamente alla vicenda drammatica del carabiniere ucciso, ha destato molto scalpore la foto con Gabriel Natale Hjorth bendato ed ammanettato all’interno della caserma dei carabinieri. L’opinione pubblica italiana e soprattutto statunitense – come la nazionalità del giovane coinvolto assieme al coetaneo Elder Lee nell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega – hanno espresso messaggi di condanna per questa cosa ritenuta illegale e non consona al decoro dell’Arma. Come conseguenza sono sorte due indagini – una in ambito civile e l’altra nel penale – per cercare di acclarare le circostanze attraverso le quali tutto questo è accaduto. Il quotidiano ‘Il Giornale’ riferisce che sarebbe stato un poliziotto a divulgare la foto di Gabriel Hjorth bendato, in una chat su WhatsApp condivisa con anche carabinieri e poliziotti. Cosa poi smentita e ritenuta falsa.

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Carabiniere ucciso, emergono anche messaggi duri sul caso Cucchi

Ma la Questura di Roma ha comunque interrogato dei poliziotti inclusi in quella discussione tra i diversi membri presenti. Pare che il vero autore sia un carabiniere di stanza al Nord, che avrebbe passato lo scatto ad un giornalista del quotidiano ‘La Stampa’. Sono stati sentiti anche dei carabinieri, e qualora l’identità dell’autore dovesse essere confermata, per quest’ultimo ci sarebbe da rispondere di alcuni reati, come divulgazione di notizie segrete oltre che maltrattamenti e probabile abuso di potere. Come conseguenze paiono possibili anche la sospensione dal servizio o il congedo con disonore. Però c’è anche dell’altro dopo aver ispezionato questa chat. Infatti sono venuti alla luce commenti forti in merito a quello che è il caso di Stefano Cucchi, morto dopo un evidente pestaggio nel 2009, con la sorella Ilaria Cucchi che accusa apertamente gli esponenti delle forze dell’ordine che fermarono il giovane.

Messaggi duri anche sul caso Cucchi in quel gruppo

Nel gruppo WhatsApp non mancano commenti negativi contro il colonnello Lorenzo D’Aloia, che ha investigato nella vicenda e che sta seguendo anche il caso del carabiniere ucciso. Il colonnello viene accusato “di farsi bello” sul caso Cucchi. Invece su Gabriel Hjorth ed Elder Lee ci sono alcuni dubbi. Ci sono dei punti nella vicenda dell’uccisione del vicebrigadiere Cerciello Rega, avvenuta a Roma tra il 25 ed il 26 luglio scorsi, che non tornano. Come ad esempio il fatto che i due giovani, nonostante avessero concordato un appuntamento con il mediatore dei pusher, Sergio Brugiatelli, allo scopo di restituirgli lo zaino precedentemente sottrattogli, alla fine si sono presentati senza l’oggetto con loro. L’avvocato difensore di Elder Lee, Roberto Capra, preme affinché vengano acquisite anche le immagini del percorso effettuato dal carabiniere ucciso e dal suo collega. “Questo potrebbe dissipare tanti dubbi”.

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