Aborto come svuotare un’anguria, dimostrazione choc davanti alle risate del pubblico

Aborto come svuotare un'anguriaIn un congresso tenuto a Philadelphia la procedura d’aborto di un feto di 8 settimane è stata paragonata a svuotare un anguria, con tanto di dimostrazione pratica del processo. L’ardito paragone è stato oggetto di contestazione da parte dei movimenti pro-life.

Negli USA la battaglia sulla legge in favore dell’aborto è tutt’altro che conclusa. In questi mesi diversi stati americani hanno approvato delle leggi  che rendono la legge quadro sul diritto d’aborto molto difficile da applicare (l’Alabama ad esempio ha abolito il diritto di aborto in caso di stupro). Se da un lato, dunque, ci sono Stati che vanno incontro alle istanze dei movimenti pro vita, dall’altro ci sono movimenti progressisti che cercano di dimostrare che l’aborto non causa alcun danno alla donna.

L’ultima dimostrazione in tal senso è quella che ha avuto luogo al Convention Center di Philadelphia, dove si è tenuto un congresso in favore dell’aborto. Tra i tanti ospiti intervenuti c’è stata anche la consulente per l’aborto Jen Moore Conrow, la quale ha fatto indignare milioni di persone con una dimostrazione tesa a sminuire le conseguenze dell’interruzione di gravidanza e a dimostrare come si tratti di un intervento di poco conto, che non causa alcuna conseguenza fisica sulla donna che vi è sottoposta.

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Aborto come svuotare un’anguria, la dimostrazione choc che ha fatto infuriare i pro life

Dopo aver spiegato ai presenti che la procedura di interruzione di gravidanza, salvo complicazioni, richiede pochi secondi, la Conrow ha utilizzato un’anguria ed un aspirapolvere per fare una dimostrazione pratica di quello che accade in sala operatoria, quindi ha aggiunto che le donne, 5 minuti dopo la fine dell’intervento, non sentono più alcun fastidio. I presenti hanno accolto con allegria la dimostrazione, alcuni hanno persino riso alle battute della relatrice, ma la prova è risultata indigesta agli esponenti dei movimenti pro vita.

Questi infatti hanno ritenuto oltraggioso il paragone tra un bambino ed il contenuto di un’anguria ed hanno accusato la consulente di aver omesso tutte le conseguenze psicologiche che patiscono le donne dopo un simile intervento. Inoltre viene contestata l’idea di voler far passare l’aborto come l’asportazione di cellule prive di vita e non la soppressione di una vita in fieri (come detto anche da Papa Francesco).

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