Sea Watch, il capitano Carola Rackete indagata per immigrazione clandestina

Carola Rackete sea watch 3
Carola Rackete, capitano della ‘Sea Watch 3’ – FOTO: screenshot

È determinata più che mai a salvare i migranti a bordo della sua nave, Carola Rackete. Ma il Governo italiano non fa sconti, il capitano ora è indagato.

La vicenda della nave ‘Sea Watch 3‘ che sta stazionando al largo di Lampedusa sotto la direzione del capitano Carola Rackete (qui la sua bio) con a bordo 42 immigrati bisognosi di soccorso urgente sta catalizzando le attenzioni dei media negli ultimi giorni. E questo sta avvenendo soprattutto per l’ostilità mostrata dal Governo italiano, il quale si sta mostrando determinato nel far rispettare la legge. Una cosa ribadita più volte con parole di fuoco dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e rimarcata anche dal premier Giuseppe Conte. Salvini in particolare ha attaccato duramente Carola Rackete, definendola “una sbruffoncella, bianca di ricca famiglia tedesca che non sa come passare il tempo. E quindi vieni qui a disturbare noi italiani”. Parole eccessivamente dure, ma c’è da dire che entrambi hanno buoni motivi nel far valere le proprie ragioni. Salvini facendo rispettare la legge e comunicando anche in maniera forte che l’Unione Europea deve fare la sua parte in questa vicenda. La Rackete cercando di salvare delle vite umane.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Sea Watch 3, possibile il sequestro della nave

Nel frattempo quest’ultima è stata iscritta nel registro degli indagati poiché ci sono alcuni reati che le sono stati attribuiti e dei quali potrebbe risultare colpevole. Si tratta nello specifico di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di rifiuto di obbedienza a nave da guerra, come previsto dal Codice della Navigazione. È la Procura di Agrigento a seguire questa vicenda, in seguito ad una annotazione prodotta dalla Guardia di Finanza e passata poi alla stessa Procura. La ‘Sea Watch 3’ si è avvicinata all’isola di Lampedusa, anche se sembra che al momento non è previsto alcuno sbarco. Intanto ‘Il corriere della Sera’ spiega come potrebbe palesarsi il seguente scenario: in base al Decreto Sicurezza, proprio la Procura di Agrigento potrebbe prendere la decisione di sequestrare la ‘Sea Watch 3’. Affinché questo accada serve una “violazione reiterata al divieto di ingresso”

Impostazioni privacy