Giletti Fazio, che attacco: “Una tv di stato dovrebbe avere un tetto stipendi”

Massimo Giletti Fazio
Massimo Giletti Fazio, che siluri – FOTO: screenshot

Giletti Fazio, è scontro: tutto nasce dalle dichiarazioni del conduttore de ‘Non è L’Arena’, che parla di stipendio e di politica in Rai.

Anche lontano dalla Rai Massimo Giletti si è dimostrato abile nel catalizzare l’attenzione dei telespettatori con il suo talk show ‘Non è l’Arena’ su La7. Il conduttore tv torinese è stato ospite di ‘Belve’, programma di interviste a cura di Francesca Fagnani, in onda su Canale Nove. Giletti ha risposto con franchezza ad alcune domande anche scomode, e certamente non mancherà di suscitare delle reazioni per quanto affermato. Ad esempio si è parlato di Fabio Fazio e del suo stipendio in Rai. Come riferito da Dagospia, la Fagnani gli avrebbe chiesto quanto dovrebbe guadagnare il presentatore tv ligure. “Sono dell’idea che una Televisione di Stato (la Rai, n.d.r.) dovrebbe fissare un tetto massimo in quest senso. Mi sorprende constatare che girino certe cifre incredibili”. Giletti non nomina direttamente la Rai, ma il suo riferimento all’azienda dove lavorava è evidente.

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Giletti Fazio, l’attacco: “Inaudito vedere un conduttore fare anche da produttore”

E c’è dell’altro che gira attorno al discorso Giletti Fazio: “Chi ha degli agenti molto bravi riesce ad ottenere contratti che, in tutta onestà, fanno sorgere in me qualche domanda. Per esempio mi lascia basito il fatto di vedere un conduttore che è al contempo anche produttore, sempre in una tv di Stato. Nonostante grandi successi raccolti in Rai, io non riuscivo a far ottenere ai miei collaboratori cento euro in più. Ma poi vieni a sapere di altre realtà, e allora qualche interrogativo te lo poni”. Massimo Giletti ha preso parte anche a ‘Tv Talk’, magazine settimanale di Massimo Bernardini. Qui il torinese ha risposto ad un’altra domanda alquanto antipatica. Ma lo ha fatto senza problemi. Il quesito rivoltogli da Bernardini era: “Come ci si sente quando qualche politico fa le pagelle e mette te ed il tuo programma televisivo tra i buoni o tra i cattivi?”.

“La politica in Rai decide tutto, il mio allontanamento ne è un esempio”

L’ex conduttore de ‘L’Arena’ ha detto: “C’è chi lo fa in maniera diretta e chi no, come nel mio caso. Il mio addio alla Rai è stato deciso da qualcuno che conta. Il sistema politico è sempre stato così e non cambierà. C’è chi nomina i direttori dei vari telegiornali, perché la Rai fa riferimento al Parlamento e quindi la politica lì è molto presente. C’è per fortuna chi mette la faccia in maniera diretta nel dire queste cose. Io personalmente non apprezzo la politica che sceglie le cose all’interno della televisione. Possono non piacermi i personaggi, i prodotti, specie quando non sono allineati con quello che è il mio pensiero. Voglio però che questi soggetti con cui potermi confrontare ci siano. Ricordate Berlusconi da Santoro? L’idea di creare martiri in tv non è una cosa bella”.

 

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