Tragedia nel calcio: muore a 27 anni “per un bicchiere d’acqua”

Ludwin Florez Nole, calciatore di 27 anni, muore per arresto cardiaco dopo aver bevuto un bicchiere di acqua fredda dopo una partita.

(Facebook)

Il calciatore Ludwin Florez Nole aveva appena finito di giocare per la sua squadra locale in Perù quando è accaduta la tragedia: è morto per un infarto dopo aver bevuto un bicchiere di acqua fredda post-partita che ha provocato un raro riflusso cardiovascolare. Il calciatore, 27 anni, aveva appena finito di giocare una partita per la sua squadra locale, i Los Rangers nella provincia di Sullana, nel nord-ovest del Perù, quando iniziò a sentirsi male e tornò a casa.

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Le ultime ore di Ludwin Florez Nole e i precedenti

Secondo sua moglie Flores, ha poi bevuto un bicchiere d’acqua ghiacciata e “poco dopo ha iniziato ad avere dolori al petto, così l’ho portato in una clinica vicina, ma è morto per strada. Il medico mi ha detto che ha avuto un infarto perché ha bevuto troppa acqua fredda mentre il suo corpo era ancora caldo”, ha detto ai media locali. Si tratta di un fatto raro, sebbene i contaminanti microbici presenti nell’acqua siano noti per provocare crampi allo stomaco e altre condizioni simili. L’arsenico nell’acqua, ad esempio, può causare mal di testa, mal di stomaco, convulsioni, diarrea, vomito e persino la morte.

Ancora una tragedia dunque che colpisce il mondo del calcio: nel 2017, l’ex difensore inglese Ugo Ehiogu è morto in ospedale dopo aver subito un arresto cardiaco nel campo di allenamento del Tottenham. L’ex portiere della nazionale spagnola Iker Casillas si potrebbe ritirare dal calcio dopo aver subito un attacco cardiaco la scorsa settimana. In Italia, ha fatto molto clamore il caso della morte in campo di Piermario Morosini. Di recente, nei campi di calcio locali è morto il giovane Roger Pizzi.

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