Caso Siri, Report: “Altro scandalo, il leghista ha intestato un immobile alla figlia”

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Oltre al caso Siri c’è dell’altro: ne parla ‘Report’

La trasmissione di Rai 3 ‘Report’ alimenta i dubbi morali sul caso Siri parlando di un altro evento controverso relativo al sottosegretario della Lega.

In questi giorni tiene banco il caso Siri per la Lega. Il 47enne senatore del Carroccio, attuale sottosegretario del Ministero dei Trasporti, è il principale fautore della Flat Tax. Già da settimana se ne richiedono a gran voce le dimissioni, che il primo ministro Giuseppe Conte ha in pratica annunciato, favorendo così anche la volontà di Luigi Di Maio e del Movimento 5 Stelle. E della figura dello stesso Armando Siri parla anche la trasmissione ‘Report’, che stasera renderà nota un’altra controversa vicenda riguardante quest’ultimo. Siri è indagato per corruzione da parte della Procura di Roma, in relazione ad una inchiesta partita da Palermo. L’accusa sostiene che il leghista avrebbe intascato una tangente da 30mila euro per modificare una norma da mettere all’interno del Def 2019. Questo tramite l’intercessione dell’ex deputato di Forza Italia, Paolo Arata, sempre secondo quanto sostenuto dall’accusa. Ed anche Arata risulta indagato, nello specifico per concorso in corruzione. Ora ‘Report’ aggiunge anche dell’altro. Siri avrebbe infatti portato a termine un affare immobiliare alquanto rilevante.

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Caso Siri, ‘Report’ parla di un controverso affare immobiliare

“Il sottosegretario ha acquistato una palazzina da 585mila euro a Bresso, in provincia di Milano. E l’ha intestata a sua figlia. Il notaio che ha notificato l’acquisto ha segnalato la cosa alla Banca d’Italia, definendo il tutto “sospetto”, come fatto sapere da ‘Report’ nel servizio che verrà trasmesso questa sera e che si avvarrà anche delle parole delle stesso notaio. Secondo quest’ultimo è la provenienza del denaro utilizzato a generare dei dubbi rilevanti. Il conduttore Sigfrido Ranucci dice: “Abbiamo scoperto che 600mila euro sono stati spostati dalla Banca Agrigola a San Marino, finendo poi suo conto di un notaio. Siri li ha utilizzati per acquistare l’immobile che ha poi intestato a sua figlia. E c’è dell’altro: l’acquisto della palazina sarebbe stato curato da una agenzia immobiliare di proprietà di Policarpo Perini, ex candidato a sindaco di Bresso nel partito ‘Italiana Nuova’ riconducibile proprio al sottosegretario. Ed il figlio di Perini guida la segreteria dello stesso Siri al Ministero dei Trasporti.

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