Bimbo ucciso dalla madre: mentre veniva soffocato, il padre guardava in silenzio

: mentre veniva soffocato, il padre guardava in silenzio
(Screenshot Video)

Bimbo ucciso dalla madre, emergono nuovi dettagli sulla dinamica: mentre la donna soffocava il piccolo Gabriel, il padre era presente e guardava la scena senza intervenire.

Nelle scorse ore sono emersi ulteriori dettagli sul macabro omicidio del piccolo Gabriel Feroleto, bimbo di due anni strangolato dalla madre. Già nelle scorse ore era emerso l’inquietante movente che aveva spinto la madre, Donatella Di Bona, a strangolare il figlio: la donna si era appartata in un vicolo per fare sesso con il padre del bambino e suo amante, ma il pianto di Gabriel li aveva distolti dall’intento.

Il piccolo chiedeva alla madre di tornare a casa ed i due amanti, disturbati dalle urla del bambino, avevano interrotto il loro rendez-vous passionale. La donna si è quindi avvicinata all’auto per interrompere il pianto del figlio e tornare al suo originario intento. Esasperata dal pianto di Gabriel, però, gli ha messo le mani al collo ed ha cominciato a soffocarlo. Il folle gesto di Donatella è costato la vita al bambino ed ora entrambi i genitori si trovano in carcere con l’accusa di omicidio.

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Bimbo ucciso dalla madre: il padre guardava mentre lo soffocava

Nel corso dei primi interrogatori, il padre del bimbo aveva negato di essere presente al momento della morte di Gabriel, portando la testimonianza della sua fidanzata come alibi. Nel corso delle ore successive, però, gli inquirenti hanno scoperto che era stato l’uomo a convincere la fidanzata a mentire ed il suo alibi è saltato. A raccontare alle forze dell’ordine cosa è successo è stata la madre del piccolo. Donatella ha infatti confessato il suo folle gesto ed ha dichiarato che il padre del bambino era lì con lei: “un po’ guardava, un po’ si voltava, guardava in alto, di lato, verso la macchina. No, lui non ha fatto niente, non gli importava. Non gli ha messo una mano addosso per non essere incolpato”.

Dal racconto della donna emerge l’identikit di un uomo cinico, totalmente disinteressato al benessere del figlio e preoccupato solamente di non essere incriminato. Dello stesso avviso la madre di Donatella, Rocca Di Branco, che nella sua deposizione ha dichiarato: “Mia figlia non sarebbe mai stata capace di fare una cosa del genere, quell’uomo è un assassino, ha minacciato di bruciarci tutti se avessimo parlato”.

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