Bambino ucciso, si aggrava la posizione del padre: “Ha mentito sull’alibi”

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Nicola Feroleto, padre di Gabriel, il bambino ucciso una settimana fa, vede complicare la propria situazione

Nicola Feroleto padre del bambino ucciso una settimana fa vicino a Cassino, avrebbe mentito ai carabinieri con la complicità della sua attuale compagna.

Il drammatico caso di Gabriel Feroleto, il bambino ucciso lo scorso 17 aprile, vede un colpo di scena importante. Oltre alla madre Donatella Di Bona, anche il padre Nicola Feroleto è stato arrestato. Gli inquirenti sospettavano già quasi fin da subito un concorso di colpa decisivo di quest’ultimo nell’infanticidio. Mentre la madre strangolava a morte il piccolo, che l’ha graffiata nel tentativo di difendersi, l’uomo sarebbe stato presente senza alzare un dito per fermare la compagna. Ed ora anche il suo alibi sarebbe crollato. Nicola Feroleto ha una nuova compagna che si chiama Anna e con la quale si sarebbe accordato per costruirsi un alibi tale da tenerlo al riparto da qualsiasi sospetto. A dire suo e della donna, il padre del bambino ucciso stava facendo altro tra le 14.30 e le 15:30 di quel maledetto 17 aprile d Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone. Gli investigatori hanno incastrato l’imputato dopo essersi avvalsi delle intercettazioni ambientali all’interno della caserma dei carabinieri. In seguito a quest’ultime, la Procura ha emesso un’ordinanza di arresto per Nicola.

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Bambino ucciso, l’alibi del padre è del tutto inventato

La prima a finire in manette era stata la madre del povero Gabriel, che aveva cercato di inscenare ingenuamente una uccisione avvenuta per colpa di un’auto pirata. Ma sul corpicino del piccino non c’era alcuna traccia di traumi forte da impatto, come sarebbe dovuto essere altrimenti. Ed il padre si sarebbe contraddetto quando sottoposto ad interrogatorio. All’interno della caserma dei carabinieri di Cassino, Nicola Feroleto chiede alla sua attuale compagna, con la quale ha avuto un altro figlio, di coprirlo e di confermare gli orari da lui indicati. “Devi dire che io ero a casa con te ma poi sono uscito ad accompagnare nostro figlio in farmacia. Devi confermare che alle 14:30 ero tornato a casa a Villa Santa Lucia”. E la donna ha accettato, con particolare timore e sudditanza, confermando che asseconderà l’uomo. I carabinieri hanno però scoperto che questa versione è del tutto inventata, dal momento che le registrazioni delle telecamere di sicurezza della farmacia sconfessano la stessa. Infatti gli orari durante i quali tutto si svolge sono diversi. I funerali di Gabriel si sono svolti alle 15:30 alla chiesa Santa Maria Assunta di Piedimonte.

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