Chi l’ha Visto: “Samira Sbiaa mangiava cibo scaduto e subiva violenze”

Samira Sbiaa
Il caso di Samira Sbiaa questa sera a ‘Chi l’ha Visto’

Nella puntata di ‘Chi l’ha Visto’ del 17 aprile 2019 tiene banco il caso di Samira Sbiaa, la donna scomparsa nel 2002. Emergono indizi contro il marito.

A ‘Chi l’ha Visto’ si parla del caso di Samira Sbiaa, la donna scomparsa 17 anni fa a Settimo Torinese, in provincia di Torino, ed i cui resti potrebbero essere stati ritrovati ora. La povera Samira subiva dei gravi maltrattamenti dal marito, stando a quanto dichiarato dalla sorella. “Lui le faceva mangiare del cibo scaduto e la picchiava. Una volta la tenne stretta per il collo fino a farla svenire, e la minacciava con la sua pistola”. L’uomo si chiama Salvatore Caruso, ha 68 anni ed è una ex guardia giurata. I resti della moglie sono stati rinvenuti nel giardino di casa sua. Ora nei suoi confronti pende l’accusa di omicidio. Gli investigatori stanno effettuando degli altri scavi nel tentativo di trovare nuove tracce utili per la risoluzione di questo caso.

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Samira Sbiaa, i resti presto sottoposti al test del Dna

La Procura di Ivrea ha annunciato che le ossa ritrovate saranno sottoposte all’esame del Dna per dare un nome ed un cognome alla persona a cui appartenevano. Caruso aveva affermato che gli inquirenti non avrebbero trovato niente. Verso di lui è stata formulata anche l’accusa di occultamento di cadavere. Samira Sbiaa aveva 32 anni all’epoca della sua scomparsa, avvenuta il 7 aprile 2002. Fu sposata a Caruso per soli due anni, e come ribadito dalla sorella di lei, oltre agli episodi di violenza pare anche che la donna vivesse da reclusa in casa. Samira era di nazionalità marocchina. Il caso relativo alla sua scomparsa è stato riaperto per volontà della sua famiglia. L’imputato sostiene che Samira fosse ancora viva e che sia semplicemente sparita del nulla, essendosi allontanata volontariamente, a sua detta.

 

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