Primarie PD, numeri troppo ‘perfetti’: il voto è un caso – FOTO

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Primarie PD, riscontrata una curiosa anomalia (websource/archivio)

Le Primarie PD che si sono tenute ad inizio mese e che hanno portato alla nomina di Nicola Zingaretti come nuovo segretario di partito presentano qualcosa di strano.

Le Primarie del PD svoltesi lo scorso 3 marzo e che hanno portato all’elezione di Nicola Zingaretti a nuovo segretario del partito sembrano presentare qualcosa che non va. La cosa viene messa in evidenza da ‘Il Giornale’, da sito web open.online e da altri organi di stampa. I risultati delle votazioni degli iscritti al Partito Democratico sono stati presentati come ufficiali da ‘Democratica’, il giornale ufficiale del PD, sul proprio profilo ufficiale Twitter. Ebbene, qui sembrano venire fuori dei numeri alquanto improbabili. Anzitutto la perfezione scientifica delle percentuali, che risultano praticamente ‘perfette’. Zingaretti ha vinto con il 66%, segue Martina al 22% e chiude Giachetti col 12%. Una cosa che a livello statistico viene ritenuta del tutto impossibile. Quindi ciò vuol dire che i dati sono stati ‘arrotondati’, quantomeno.

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Primarie PD, una tale perfezione decimale è praticamente impossibile

Ma una tale perfezione numerica è vista come una anomalia, in merito alle preferenze espresse dal generico 1,7 milioni di votanti. Che tra l’altro è una stima non ancora confermata da alcun dato ufficiale, a quanto pare. Sempre ‘Il Giornale’ aveva riferito che nel comune cosentino di Luzzi sono stati conteggiati 368 voti validi su 269 votanti. Più nello specifico, il neoeletto segretario Zingaretti ha ottenuto 1.035.955 preferenze. E può capitare che corrispondano ad una percentuale senza millesimi. Ma decisamente più difficile è che avvenga anche per Martina e Giachetti, e cioè altre due volte.

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