Guida Michelin Italia 2019: i ristoranti con le Tre Stelle salgono a 10

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Guida Michelin Italia 2019: i ristoranti con le Tre Stelle salgono a 10. Un grande successo per la nostra ristorazione

Ottime notizie da Parma, dove nella giornata del 16 novembre è stata presentata la nuova Guida Michelin Italia 2019 e sono stati premiati i ristoranti stellati. Il massimo riconoscimento delle tre stelle Michelin è stato assegnato a ben 10 ristoranti italiani, con la new entry del ristorante Uliassi di Senigallia. Una giornata di grande festa.

Tra tra le altre nostre notizie, ecco le novità sull’edizione 2019 della prestigiosa guida ai migliori ristoranti del mondo.

Guida Michelin Italia 2019: i ristoranti con tre stelle

Grande successo per la ristorazione italiana alla presentazione della Guida Michelin Italia 2019. Il nostro Paese raggiunge l’invidiabile risultato di 10 ristoranti premiati con le Tre Stelle Michelin, il massimo riconoscimento della prestigiosa guida.

Il ristorante che entra nella prestigiosa top 10 a Tre Stelle è Uliassi di Senigallia (Ancona) dello chef Mauro Uliassi. Lo scorso anno a portare a 9 i ristoranti premiati con le Tre Stelle era stato Norbert Niederkofler, chef del ristorante St.Hubertus a San Cassiano, in provincia di Bolzano.

Tra i ristoranti con Tre Stelle Michelin si conferma anche l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, che nei mesi scorsi era tornata al top come migliore ristorante al mondo.

L’Italia è la seconda nazione più stellata del mondo, con l’8 per cento di tutte le Tre Stelle mondiali.

Grande festa per Mauro Uliassi, i suoi colleghi e la ristorazione italiana tutta, in una cerimonia vivace ed entusiasta.

I dieci ristoranti italiani premiati con le Tre Stelle Michelin 2019:

  • Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), della famiglia Cerea;
  • Dal Pescatore, a Canneto sull’Oglio (Mantova), di Nadia e Giovanni Santini;
  • Enoteca Pinchiorri, a Firenze, di Annie Feolde e Riccardo Monco;
  • La Pergola, a Roma, di Heinz Beck;
  • Le Calandre, a Rubano (Padova), di Massimiliano Alajmo;
  • Osteria Francescana, a Modena, di Massimo Bottura;
  • Piazza Duomo, ad Alba (Cuneo), di Enrico Crippa;
  • Reale, a Castel di Sangro (L’Aquila), di Niko Romito;
  • St.Hubertus, a San Cassiano (Bolzano); di Norbert Niederkofler;
  • Uliassi, a Senigallia (Ancona), di Mauro Uliassi.

Per esprimere la sua felicità nell’aver ottenuto il massimo riconoscimento della guida Michelin, Mauro Uliassi ha citato la concittadina giornalista Emanuela Audisio, “la gioia è una doccia di stupore che vorrei non finisse mai” (citando a memoria), e un amico napoletano che per congratularsi ha detto “tengo ‘o core into ‘o zucchero”. Complimenti sinceri sono arrivati dal collega Massimo Bottura: “Mauro, il nuovo tristellato Michelin, è un uomo che ha lavorato tutta la vita dedicandosi alla qualità. E dimostra a tutti i giovani che se si segue una strada con passione e dedizione ogni obiettivo è possibile”.

Nell’edizione 2019 della Guida Michelin Italia, invece non ci sono state nuove Due Stelle, dopo i tre nuovi ingressi della scorsa stagione, con qualche delusione per quei ristoratori che speravano di salire ancora. Tra  i ristoranti che confermano le Due Stelle ricordiamo Villa Crespi, nella splendida cornice del Lago d’Orta, di Antonino Cannavacciuolo. Lo chef campano, inoltre, conquista una stella per il suo Bistrot di Torino e una per quello di Novara.

Resta invece ad Una Stella il ristorante di Carlo Cracco, nonostante la nuova sede nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, inaugurata a inizio anno.

Lo chef Heinz Beck, invece, oltre alle Tre Stelle  del suo ristorante La Pergola a Roma, ottiene anche la prima stella Michelin nel suo ristorante a Taormina.

Le nuove Stelle Michelin 2019 in Italia:

1. A Porto Cervo, Confusion Lounge, Italo Basso
2. A Catania, Sapio di Alessandro Ingiulla
3. A Taormina, Saint George by Heinz Beck chef Giovanni Solofra
4. A Santa Cristina d’Aspromonte, Quafiz di Antonino ‘Nino’ Rossi
5. A Savelletri, Due Camini, chef Domingo Sghingaro
6. A Lecce, Bros, Floriano Pellegrino e Isabella Potì
7. Bacoli, Caracol, chef Angelo Carannante
8. Matera, Vitantonio Lombardo col locale che porta il suo nome
9. A Caggiano, Locanda Severino, Giuseppe Misuriello
10. A Vitorchiano, Casa Iozzia, chef Lorenzo Iozzia
11. A Viterbo, Danilo Ciavattini del locale omonimo
12. A Roma, il Moma con Andrea Pasqualucci
13. A Cerbaia, La Tenda Rossa con Maria Probst e Cristian Santandrea
14. A Lucignano, Al 43, chef Maurizio Bardotti
15. A Lucca, Il Giglio, Stefano Terigi, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini
16. Rimini, Abocar Due Cucine, Mariano Guardianelli
17. Trieste, Harry’s Piccolo, Alessandro Buffa
18. Madonna di Campiglio, Stube Hermitage, chef Giovanni D’Alitta
19. Bolzano, In viaggio chef Claudio Melis
20. A Collepietra (Bz), Astra, chef Gregor Eschgfaeller
21. San Bonifacio, Degusto Cuisine chef Matteo Grandi
22. Verona, 12 Apostoli, Mauro Buffo
23. A Cernobbio, Materia, Davide Caranchini
24. A Pudiano (Bs), Sedicesimo Secolo, Simone Breda
25. A Torino, Spazio 7, Alessandro Mecca
26. A Torino, Carignano, Marco Miglioli
27. a Cioccaro, Locanda del Sant’Uffizio by Enrico Bartolini, Gabriele Boffa
28. a Novara, Cannavacciuolo Bistrot, chef Vincenzo Manicone
29. a Torino, Cannavacciuolo Bistrot, chef Nicola Somma

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A cura di Valeria Bellagamba

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