Disastro Genova, le vittime sono 38: “Ma mancano ancora persone”

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(Paolo Rattini/Getty Images)

Disastro di Genova, le vittime accertate sono 38: “Ma mancano ancora persone”, intanto Luigi Di Maio e Matteo Renzi litigano su Facebook.

Continua a tenere banco la tragedia del crollo del Ponte Morandi: sono 38 le vittime finora accertate ma il bilancio è ancora purtroppo provvisorio. Lo confermano le parole del procuratore capo di Genova Francesco Cozzi: “I dispersi potrebbero essere ancora 10 o 20 oltre alle 38 persone su cui stanno facendo l’esame esterno delle salme”. Previsti per sabato i funerali di Stato: parteciperà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e in concomitanza sarà lutto nazionale.

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Disastro Genova: le ipotesi di reato e gli scambi di accuse tra partiti

Il procuratore Cozzi ha sottolineato che “di fronte a una tragedia del genere” non vuole “sentir parlare di limiti di spesa o di norma” per le indagini. Per la tragedia, sono stati ipotizzati i reati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. Potrebbe anche essere configurato il reato di omicidio stradale, ma dice Cozzi “è prematuro perché significherebbe inquadrare in un certo modo le possibili cause e ipotecare un qualcosa che ancora si deve conoscere”.

Nonostante il lutto, non si placano le polemiche tra le avverse parti politiche. Da un lato, il ministro Luigi Di Maio ha attaccato via Facebook: “Nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione a Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza. Si è fatta per finanziare le campagne elettorali. A me la campagna non l’ha pagata Benetton e sono libero di rescindere questi contratti”. Sul fronte opposto, ha replicato Matteo Renzi: “Chi come Luigi Di Maio dice che il mio governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è tecnicamente parlando un bugiardo. Se lo dice per motivi politici invece è uno sciacallo. In entrambi i casi la verità è più forte delle chiacchiere: il mio Governo non ha preso un centesimo da questi signori, che non hanno pagato la mia campagna elettorale, né quella del PD, né la Leopolda”.

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