Primo Maggio Roma, Festa del Lavoro: Manifestazione con 1.029 sagome bianche in Piazza Sal Silvestro

Primo Maggio Roma
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Primo Maggio Roma, Festa del Lavoro: Manifestazione con 1.029 sagome bianche in Piazza Sal Silvestro contro le morti bianche sul lavoro. Sono tante le manifestazione nella giornata di oggi Primo Maggio 2018, Festa del Lavoro e dei Lavoratori. A Rome, dove si tiene il Concerto del Primo Maggio (qui trovate tutte le informazioni in merito), ha destato scalpore la manifestazione dell’Ugl che per sensibilizzare sul tema della sicurezza sui luoghi di Lavoro ha portato in Piazza San Silvestro 1,029 sagome bianche,

Primo Maggio Roma, Festa del Lavoro

L’iniziativa delle sagome bianche della Ugl si chiama “Lavorare per vivere” e, come ha sottolineato anche il vicesegretario Generale Uil Malcotti, porta in piazza 1029 sagome bianche proprio come il numero di morti sul luogo di lavoro nel 2017. Un dato che spaventa e che purtroppo è in continua crescita se si pensa che nel primo trimestre del 2018 le morti sul lavoro sono già 22 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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Primo Maggio, festa dei lavoratori: ma il lavoro dov’è?

Le polemiche non sono solo per il tremendo tema delle morti sul lavoro, ma anche perché le celebrazioni del primo maggio sono da troppo tempo diventate solo l’occasione per fare festa, per assistere al concerto dimenticandosi di quella battaglia per i diritti dei lavoratori che dovrebbe essere il fulcro proprio di questa giornata. Ne parla anche il direttore del Tg LA7 Enrico Mentana: “Nell’Italia della mia giovinezza c’era il lavoro e si lottava per i diritti. Per i giovani di oggi non ci sono né l’uno né gli altri. È il grande fallimento della politica italiana. E così il primo maggio è diventato solo il giorno del concertone”. E’ triste prenderne atto ma è proprio così. Urge una riflessione da un lato sulla politica e sulla sua voglia di garantire davvero opportunità di lavoro ai giovani e dall’altro su tutto il mondo del lavoro compreso quello dei sindacati che ormai da troppo tempo proteggono e tutelano solo chi è già protetto e tutelato da un lavoro comunque stabile e pagato decentemente, mentre troppo spesso dimenticano chi il lavoro nemmeno ce l’ha o chi è costretto a a barcamenarsi nel mondo dei cosiddetti “lavori atipici”.

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F.B.

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