Terremoto di magnitudo 4.7 nelle Marche: crolla una campanile, torna la paura

Scossa di terremoto di magnitudo 4.7 nelle Marche, crolla il campanile di Muccia e traffico ferroviario interrotto per accertamenti.

Questa mattina, intorno alle 5 e 10, una scossa di terremoto ha scosso le Marche ed è arrivata anche in Umbria. Secondo l’Ingv, l’Istituto nazionale di vulcanologia, l’epicentro è stato registrato a 2 chilometri da Muccia, in Provincia di Macerata con ipocentro a 9 chilometri di profondità. Secondo quanto riporta Rai News 24 ad ora, tranne il crollo del Campanile a Muccia, non si riportano danni a cose o persone tranne una grandissima paura che ha riportato tutti a quel tragico 2016.

Molti cittadini maceratesi, ma non solo, sono stati risvegliati dalla scossa di terremoto molto intensa in un’area che, come dicevamo, era già stata colpita dal terremoto e dagli sciami sismici nel 2016, due anni fa.

Uno dei primi a prendere la parola è stato il Sindaco di Pieve Torina che ha spiegato che dopo la prima scossa ne sono seguite altre dello stesso sciame sismico, alcune anche intense di magnitudo 3.5. Il Primo Cittadino, Alessandro Gentilucci ha spiegato che i danni sono ingenti, ma fortunatamente non si contano feriti. Tra i danni più gravi, lo ricordiamo, il crollo del campanile del ‘600 di Santa Maria di Varano a Muccia, ma tantissime case sono state dichiarate inagibili e i Vigili del Fuoco insieme alle autorità competenti stanno facendo degli accertamenti per vedere se le abitazioni rimaste agibili possono essere usate come rifugio oppure no.

Intanto, per ragioni di sicurezza, dopo la scossa di terremoto, Trenitalia ha interrotto la circolazione lungo la linea ferroviaria Civitanova Marche-Macerata, ma intorno alle 9, terminati i primi controlli, tutto dovrebbe tornare alla normalità, almeno per quanto riguarda il traffico ferroviario.

Intanto in mattinata a Pieve Torina si terrà una riunione tra i Sindaci dei Comuni colpiti in modo più forte dal sisma per capire il da farsi e come agire in caso ulteriori terremoti. Inoltre si cercherà di verificare immediatamente la situazione e dare le indicazioni ai volontari della Protezione Civile in merito alle aree da monitorare maggiormente.

Intanto i geologi confermano che la sequenza sismica di questa notte è ancora legata a quella del 2016. A confermarlo all’agenzia Ansa è lo stesso presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Secondo le sue dichiarazioni, infatti, il terremoto di questa notte rientra nella “norma” nel senso che la zona di Muccia dal terremoto del 2016 era tornata a tremare già da alcuni giorni e il 4 aprile si erano registrate già delle prime scosse abbastanza intense.

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