Gli italiani stanno andando a votare. Al momento l’affluenza alle urne è maggiore di quanto si registrò alla medesima ora nell’ultima tornata elettorale del 2013, ma in quell’occasione i seggi erano aperti anche lunedì mattina, quindi il dato è viziato. In ogni caso alle ore 12 la percentuale di affluenza è stata del 19,38%.
Una domenica di elezioni iniziata in maniera caotica e con molte polemiche per le schede errate consegnate a Palermo e con file lunghissime ai seggi. Nel capoluogo siciliano ci sono state le proteste dei cittadini per i ritardi nell’apertura di diversi seggi elettorali a causa della distribuzione delle schede, circa 200mila – che sono ristampate nella notte, a causa di un errore. Ma nonostante i problemi ai seggi l’affluenza è alta in tutto lo Stivale e nel corso della giornata si prevede che saranno milioni gli italiani che eserciteranno il loro diritto di voto.
Il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato poco dopo le 8:30, nella sezione 535 della scuola Giovanni XXIII del quartiere Libertà proprio a Palermo.
Poco fa anche Matteo Renzi ha espresso il suo voto.
I NUMERI delle Elezioni Politiche 2018:
In dettaglio gli elettori per la Camera (diritto di voto dai 18 anni compiuti) sono 46.604.925, di cui 22.430.202 maschi e 24.174.723 femmine; per il Senato (diritto di voto dai 25 anni) sono 42.871.428, di cui 20.509.631 maschi e 22.361.797 femmine. Eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni elettorali attive saranno 61.552.
VOTANTI ALL’ESTERO: Gli elettori della circoscrizione estero – al voto in anticipo e fino a giovedì prossimo, 1 marzo – sono per la Camera 4.177.725, per il Senato 3.791.774. Con il voto all’estero saranno eletti rispettivamente 12 deputati e 6 senatori.
RIPARTIZIONE SEGGI: La nuova disposizione denominata ‘Rosatellum’ – prevede un sistema elettorale misto sia alla Camera che al Senato: 1/3 dei seggi è assegnato con il sistema maggioritario e 2/3 con il sistema proporzionale.
Mentre con il sistema maggioritario viene eletto un solo candidato in ciascun collegio, (quello che ottiene più voti).
Con il sistema maggioritario verranno assegnati 232 seggi alla Camera dei Deputati e 116 seggi al Senato della Repubblica.
L’assegnazione dei restanti seggi del territorio nazionale (386 alla Camera e 193 al Senato) avviene con il metodo proporzionale in collegi plurinominali.
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