Paesi pericolosi: le mete da evitare o dove usare prudenza

paesi pericolosi
Hurghada @Wikipedia

Per le vacanze estive vi abbiamo proposto le mete di ideali dove andare a vacanza in Italia e diverse soluzioni per l’estero, tra Paesi bellissimi e città economiche. Vi abbiamo anche segnalato le mete più sicure dove andare all’estero e quelle a rischio, per la situazione politica e sociale o le calamità naturali. A seguito delle ultime vicende, vi proponiamo qui un aggiornamento sui Paesi pericolosi nel mondo, quelli dove è bene non andare oppure dove usare la massima prudenza.

I nostri consigli si basano sugli ultimi avvisi dal portale della Farnesina Viaggiare Sicuri.

Paesi pericolosi: dove non andare o usare prudenza

Nell’elenco dei Paesi pericolosi e da evitare assolutamente ci sono in primo luogo: Siria, Iraq, Libia, Mali, Afghanistan, la zona a Sud-Est della Turchia al confine con la Siria, infine la Striscia di Gaza. Si tratta di zone martoriate dalla guerra civile e spesso ad altissimo rischio di terrorismo, come accaduto recentemente proprio in Mali, con l’attacco ad un resort per turisti occidentali. Tra l’altro la maggior parte di questi Paesi ha le frontiere chiuse oppure non è nemmeno presente una sede diplomatica italiana. La Striscia di Gaza ha una situazione particolare, e per entrare qui occorre un’autorizzazione speciale.

Ecco gli ultimi aggiornamenti sui Paesi pericolosi

Egitto

Hurghada @Wikipedia

L’Egitto era già nella lista delle mete pericolose, ma riguardo in particolare alle città come Il Cairo, mentre i villaggi e sul Mar Rosso erano considerati abbastanza sicuri. Ora, però, in seguito all’attacco terroristico con coltello ai danni di turisti occidentali al resort “Sunny Day Palacio” di Hurghada, dove sono state uccise due turiste e ferite altre quattro, l’allarme si è spostato anche su questa zona. A seguito dell’attacco la Farnesina raccomanda di evitare l’area interessata e di seguire scrupolosamente le indicazioni delle Autorità Locali.

In caso di emergenza, è possibile contattare l’Ambasciata d’Italia al Cairo ai numeri:
+20(0)227943194/5
+20(0)227947541

Turchia

Istanbul e il popnte sul Bosforo (Thnkstock)

La Turchia è già da qualche tempo un Paese a rischio, a seguito della forte tensione creatasi con il fallito golpe militare, che ha portato ad una durissima repressione da parte del governo. Dopo il golpe, il governo ha varato lo stato di emergenza nel Paese, che è stato continuamente rinnovato, fino al 19 luglio 2017, ma non è esclusa una nuova proroga. In ogni caso, a chi visita la Turchia si consiglia la massima cautela negli spostamenti e di tenersi informati sui media internazionali e locali sugli sviluppi della situazione, mantenendo contatti anche con la compagnia aerea o l’agente di viaggio. Consiglio rinnovato a maggior ragione in questi giorni, in occasione ella Giornata della Democrazia e delle Libertà, manifestazione pubblica che si svolge sabato 15 luglio, proprio ad un anno esatto dal golpe. Le Autorità turche hanno annunciato lo svolgimento di numerosi eventi celebrativi e commemorativi. Diffuse manifestazioni di carattere istituzionale sono previste in tutte le 81 province del Paese, nella giornata del 15 luglio e nella notte tra il 15 ed il 16 luglio. Le celebrazioni, anche di carattere spontaneo, potrebbero proseguire nelle ore e nei giorni successivi ed avere possibili ripercussioni sull’ordinaria circolazione e mobilità, specialmente nei principali centri urbani.
Si invitano i connazionali ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle Autorità locali e a monitorare eventuali aggiornamenti tramite i media.
In caso di emergenza al di fuori dei normali orari d’ufficio, e’ possibile contattare i seguenti recapiti:
– per l’area di Ankara e della Cappadocia: +90 532 374 8177
– per l’area di Istanbul e la costa del Mar Nero: +90 555 458 5844
– per l’area di Izmir, la costa mediterranea e il sud-est della Turchia: +90 532 6773273

Israele

Gerusalemme (Thickstock)

La situazione in Israele è tornata a farsi tesa a seguito dell’attentato di ieri davanti alla Spianata delle Moschee nella Città Vecchia di Gerusalemme. Un commando di tre uomini ha sparato sui militari israeliani di guardia alla Porta dei Leoni, uccidendone due. Uccisi anche gli attentatori. L’attacco non è stato rivendicato, ma Hamas e la Jihad islamica hanno gioito. Anche se si tratta di un episodio legato alla questione interna del conflitto israelo-palestinese e anche se la Farnesina non ha emesso finora particolari avvisi al riguardo, la prudenza è d’obbligo.
In generale la Farnesina raccomanda, in caso di eventuale ripresa della conflittualità, e quindi di peggioramento delle condizioni di sicurezza, di evitare i viaggi nelle aeree situate entro un raggio di 40 KM dalla Striscia di Gaza che sono state oggetto nel recente passato di lanci di razzi verso il sud di Israele.

Canada

Vancouver (Thinkstock)

Il Canada sta attraversando un momento di criticità riguardo ai violenti incendi scoppiati nelle foreste della Columbia Britannica, nell’ovest del Paese. Oltre 202 incendi sono scoppiati nella provincia canadese, una vasta area a nord di Vancouver. Nella zona è stato decretato lo stato di emergenza e sono state evacuate fino a 14.000 persone.
La Farnesina raccomanda di adottare la massima cautela negli spostamenti nelle aree interessate, di tenersi informati sui media e consultando il sito https://news.gov.bc.ca  e di seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali. La mappa degli incendi la trovate qui.

Ruanda

Kigali, Ruanda (Hansueli Krap, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Riguardo allo Stato africano del Ruanda, la Farnesina ha emesso un avviso generale sull’apertura della campagna elettorale per le presidenziali. Il 14 luglio si apre ufficialmente la campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 4 agosto. Durante il periodo elettorale, si suggerisce prudenza e di evitare i luoghi di assembramento.
Il Paese condivide con il resto del mondo l’esposizione al rischio del terrorismo internazionale. Azioni terroristiche possono verificarsi in luoghi “sensibili” come aeroporti, reti di trasporto, centri commerciali e, in generale, luoghi ad elevata frequentazione, della capitale e di altre città del Paese. Si raccomanda pertanto prudenza, anche negli spostamenti, e di evitare se possibile luoghi di assembramento. Si sconsigliano i viaggi nelle aree ai confini con la Repubblica Democratica del Congo e con il Burundi. Sebbene nel Paese il tasso di criminalità sia relativamente basso, sono stati segnalati di recente scippi e rapine a danno di turisti stranieri. E’ necessario prestare un ragionevole livello di attenzione ed adottare le precauzioni opportune come quelle di evitare spostamenti notturni o di esibire oggetti di valore.

Venezuela

Caracas, Venezuela (Nancy Pestana González, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

In Venezuela la situazione rimane a rischio a causa della forte instabilità politiche e sociali. La Farnesina ricorda che continuano a verificarsi manifestazioni e scontri a Caracas e nel resto del Paese. Questi potrebbero intensificarsi a ridosso delle prossime scadenze del 16 luglio e 30 luglio.
Si raccomanda ai connazionali di mantenere la massima prudenza e di:
– evitare i cortei ed ogni tipo d’assembramento
– tenersi costantemente informati sugli sviluppi della situazione sui media.

VIDEO: incendi in Canada

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