Selfie in vacanza al museo finisce male: danno da 200mila dollari. Ecco cosa ha fatto

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Avete presente quando nei musei compare il cartello: vietato fare le foto. Bene, probabilmente c’è un motivo. E non è che i curatori del museo odiano i turisti, no, è per preservare le opere d’arte e anche i turisti che, inavvertitamente possono danneggiarle.

Ne sa qualcosa una giovanissima ragazza che si è trovata costretta a pagare 200mila dollari per un danno enorme a delle opere d’arte per colpa di un selfie. Una storia veramente brutta, ma reale e da cui dovremmo imparare tutti. Ma vediamo cosa è successo per colpa di questo selfie maledetto.

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Il selfie maledetto: la turista urta le opere d’arte e ne fa cadere 10

Come si vede in un video ripreso da alcune telecamere di sicurezza, siamo a Los Angeles, in una galleria d’arte che ospita l’installazione dell’artista inglese Simon Birch dal titolo “La quattordicesima Fabbrica“. Birch, famosissimo artista inglese, ma con sede a Hong Kong, ha girato tutto il mondo con la sua arte e si è fatto conoscere ovunque per le sue installazioni di rara bellezza e capacità espressiva. Ecco. Potete immaginarvi cosa voglia dire danneggiare una sua opera, figuriamoci dieci.

Già, perchè una ragazza asiatica, come si vede nel video, cerca di farsi un selfie in mezzo a tutte queste opere d’arte posizionate su delle colonnine. Ad un certo punto, caso vuole che la ragazza amante delle foto, perda l’equilibrio e urti contro una delle colonnine che reggevano le opere di Birch. Da quel momento scatta l’effetto domino e cadono 10 colonnine. Con sopra 10 opere d’arte dell’artista. Un danno incredibile del valore di 200mila dollari che, la giovane turista dovrà pagare al museo.

La mania dei selfie estremi in vacanza che ci mette in pericolo

Ecco allora che dobbiamo imparare tutti da questo avvenimento perchè spesso, pur di avere uno scatto fotografico bello da condividere sui social come Facebook o Instagram rischiamo grosso. Questa volta a rimetterci è stato il portafoglio, ma spesso sentiamo casi anche di selfie estremi fatti in vacanza per portare a casa una foto unica, senza renderci conto di quanto, in quell’istante ci stiamo mettendo in pericolo.

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