Meteo: ancora caldo torrido, ecco quando finisce

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L’occhio di Caronte, ossia il clou dell’anticiclone africano che da più di una settimana è sull’Europa e in particolare sull’Italia, è ancora ben fermo sulla nostra Penisola. E purtroppo, stando alle previsioni meteo, ci farà boccheggiare per altri giorni stabilendo nuovi record e frantumando i precedenti. Già perché ad esempio la storica estate 2003, considerata dagli esperti la più calda del secolo, è stata superata, dati alla mano, da questo eccezionale luglio 2015: 2-3 gradi in più quest’anno rispetto al luglio del 2003 e la temperatura del Mar Mediterraneo più alta mai registrata, ben 32 gradi.

Caronte quindi, ci sta facendo vivere un’estate da record, l’unica speranza e l’unica differenza con il 2003 potrebbe essere la durata del caldo. Ovvero l’estate 2003, oltre che per le alte temperature, è stata caratterizzata dal perdurare del caldo, praticamente senza interruzione da giugno a settembre. L’estate 2015 sembra invece suddivisa in blocchi: periodi torridi (da record come abbiamo visto) e periodi più miti. Dopo l’ondata di Caronte è previsto infatti l’arrivo di una corrente atlantica che ci darà un po’ di fresco, salvo poi dopo una decina di giorni riaffacciarsi un altro temibile anticiclone, Circe.

Ma andiamo con ordine. La settimana che è appena iniziata continuerà purtroppo sulla stessa riga della precedente. Ossia ovunque si registreranno temperature altissime sia nei valori massimi che minimi. Di giorno si toccheranno i 37 gradi, con punte anche di 40 gradi, di notte in molte città la colonnina di mercurio toccherà i 27 gradi. A peggiorare la situazione l’afa che per i prossimi sei giorni, descritti da Ilmeteo.it come i più caldi della storia, continuerà ad essere intensa e a farci percepire anche 6 gradi in più.

Caronte però ha il tempo contato. Per Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.ilmeteo.it, in questa settimana il peggiore anticiclone della Storia inizierà lentamente a ritirarsi dall’Italia. L’inserimento di una corrente atlantica lo indebolirà progressivamente da giovedì 23 con i primi temporali, anche violenti, sulle Alpi, sugli Appennini e anche in Pianura Padana. Da venerdì 24 gli effetti di questa instabilità si renderanno manifesti con una leggera diminuzione delle temperature dapprima al Nord e poi sul resto d’Italia.

Insomma c’è da resistere ancora qualche giorno. Giorni che saranno da record, i più caldi dell’estate 2015.

 

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