Quando si parla di viaggi in Italia, la mente corre sempre agli stessi nomi. Le grandi capitali culturali, le città-cartolina, quelle che finiscono su ogni guida e su ogni post social.
Eppure c’è un luogo che, silenziosamente, incanta chi arriva da lontano e lascia indifferenti proprio gli italiani. Una città dove ogni vicolo racconta una storia, dove l’arte non è rinchiusa nei musei ma si respira camminando, e dove la cucina tradizionale raggiunge livelli che fanno discutere perfino i puristi. E no, non stiamo parlando di una meta “di moda”.

Chi arriva dall’estero spesso la inserisce come tappa obbligata. Ci passeggia senza fretta, si ferma nelle osterie, alza lo sguardo davanti a chiese e palazzi che sembrano usciti da un’altra epoca.Gli italiani, invece, la saltano. Forse perché non è urlata, forse perché non è stata trasformata in un brand.
Eppure qui si mangia una delle tripe più buone d’Italia, si beve vino eccellente e si scopre una Toscana diversa Non è Firenze. Non è Pisa. E nemmeno Siena. Siamo sempre in Toscana, ma lontani dalle rotte più prevedibili. Una città elegante, raccolta, con un’anima medievale fortissima e una tradizione artistica che ha lasciato il segno nella storia dell’arte mondiale. Ed è proprio da qui che, a metà racconto, vale la pena svelare il nome.
Arezzo: la città che il mondo ci invidia
Sì, è Arezzo la grande “snobbata” dagli italiani e amatissima dai turisti stranieri. Una città che sorprende chiunque decida di darle una possibilità. Il cuore pulsante è Piazza Grande, irregolare, inclinata, scenografica. Un luogo che da solo vale il viaggio, circondato dal Loggiato Vasariano, dalla Pieve di Santa Maria e dal Palazzo della Fraternita dei Laici.

Poco distante, la Basilica di San Francesco custodisce uno dei cicli di affreschi più importanti di sempre: la Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Un capolavoro che richiama studiosi e appassionati da tutto il mondo. La Pieve di Santa Maria, con la sua facciata a logge e il celebre campanile “delle 100 buche”, è uno dei simboli cittadini.
Il Duomo dei Santi Donato e Pietro, nel punto più alto della città, ospita opere straordinarie, tra cui la Maddalena di Piero della Francesca.
E poi la Fortezza Medicea, il Parco del Prato, i musei archeologici, la Casa Museo di Giorgio Vasari e la Basilica di San Domenico con il potente Crocifisso di Cimabue.
Qui si mangia sul serio
Arezzo è anche tavola. Quella vera. Bruschette con salsiccia e tartufo, pici al ragù di cinghiale, lumache, e soprattutto la trippa, considerata da molti una delle migliori d’Italia. Il tutto accompagnato da vini che raccontano la terra da cui nascono.
Perché dovresti andarci ora
Perché non è ancora inflazionata. Perché puoi viverla senza folla. Perché racchiude il meglio della Toscana senza il caos delle mete più celebri. Arezzo non si impone, si lascia scoprire.
Ed è forse proprio questo il suo segreto.





