Sei in ansia per il ritorno in ufficio? La sindrome da rientro esiste ma si può vincere, i consigli dello psicologo per stare meglio

Tante persone potrebbero essere in ansia per il ritorno in ufficio e soffrire di quella che viene definita “sindrome da rientro”, ecco come è possibile risolvere e stare meglio. 

La fine delle vacanze porta sempre con sé un po’ di tristezza, con la consapevolezza di avere vissuto momenti positivi, che hanno permesso di staccare la spina e ritemprarsi sul piano fisico e mentale. Prima o poi, però, questa fase finisce per tutti, pur volendo potesse essere più lunga, diventa quindi necessario rientrare in carreggiata e prepararsi per il rientro in ufficio e i doveri che si devono portare avanti nel proprio lavoro.

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Sei in ansia per il ritorno in ufficio? La sindrome da rientro esiste ma si può vincere, i consigli dello psicologo per stare meglio – Viagginews.com

Ognuno di noi può avere un impiego che può essere pesante, sia se il ruolo sia soprattutto fisico sia mentale, per questo avere il timore di non riuscire a dare il massimo può essere naturale. Anzi, paradossalmente la fase di stacco può avere portato ad accantonare parte della routine, contribuendo ad aumentare una sorta di ansia tipica in modo particolare dei soggetti più emotivi. Questo stato d’animo può essere diffuso, al punto tale da essersi guadagnato dagli pscologi il termine di “sindrome da rientro”, è bene capire in cosa consista per riconoscerla e provare a superarla.

La sindrome da rientro esiste: i sintomi e come superare l’ansia per il ritorno in ufficio

Il ritorno alla routine quotidiana può essere difficile, specialmente se si è avuta la possibilità di staccare almeno per qualche settimana. Esistono persone, però, che possono soffrire più delle altre per questa situazione, al punto tale da avvertire segnali di malessere all’idea di dover fare rientro in ufficio e riscontrare quella che viene definita dagli psicologi “sindrome da rientro”.

Non è detto che il problema possa riguardare solo le persone che hanno un lavoro che non le gratifica o addirittura dove subiscono mobbing, spesso questa situazione può nascere a causa delle pressioni che si devono sopportare nel timore di non riuscire a fare tutto quanto previsto. La letteratura scientifica ha sviluppato una definizione ancora più precisa, “Post vacation o holiday” blues, ovvero “Depressione da rientro”, un disturbo non riconosciuto dai sistemi diagnostici ufficiali, ma una sindrome sempre più diffusa che interesserebbe almeno 6 milioni di italiani e, in forma lieve, 1 su 2.

Lavoratore colto da attacco d'ansia
La sindrome da rientro esiste: i sintomi e come superare l’ansia per il ritorno in ufficio – Viagginews.com

Sottovalutare questa situazione può essere quindi un errore, visto che può portare a sviluppare sintomi ben precisi, quali ansia, malinconia, mal di testa, calo dell’attenzione, apatia, nausea, irritabilità e difficoltà a dormire. La situazione potrebbe durare anche qualche settimana se non mesi, qualora ci si rendesse conto di non essere in grado di portare a termine nel modo migliore i compiti assegnati.

A volte, paradossalmente, è la vacanza stessa ad aumentare la possibilità di soffrire di sindrome da rientro, più questa è stata piacevole, più si fatica a distaccarsi da quei ricordi e dai momenti positivi vissuti in quella fase. Quando si è via per un periodo da casa si ha inoltre la consapevolezza di essere liberi da vincoli, anche orari, mentre il ritorno al lavoro prevede regole, orari e performance a cui non ci si può sottrarre.

Esiste però la possibilità di affievolire almeno il disagio grazie ad alcune piccole accortezze. È consigliabile innanzitutto tornare almeno 2-3 giorni prima della ripresa, così da abbassare lo stress e abituarsi in modo graduale alla quotidianità. Chi è riuscito a sviluppare nuove passioni o conoscenze durante le ferie dovrebbe provare a mantenerle, ritagliandosi piccoli spazi, oltre a curare l’alimentazione e il sonno, sempre in maniera graduale. Altrettanto utile potrebbe essere praticare sport, utile a tenersi in forma e ridurre lo stress.

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Praticare sport riduce lo stress – Viagginews.com

Questo può valere anche per i bambini, che dovrebbero riabituarsi alla realtà piano piano, evitando le levatacce il primo giorno di scuola, ma iniziando con un lieve anticipo. Si dovrebbe poi spingerli a parlare se hanno un disagio e aiutarli a portare avanti attività piacevoli dopo essere tornati da scuola.

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