Il 2025 è un anno epocale per chi ha deciso di porre fine una volta per sempre al problema del parcheggio. Lo Stato paga per voi.
Potete dire addio al girovagare per il quartiere in cui abitate per trovare un parcheggio il più vicino possibile a casa che nella maggior parte dei casi è solo un miraggio. L’incentivo dello Stato vi risolverà un grande problema.

Il parcheggio è un problema epocale a causa della scarsa disponibilità di posti, della congestione del traffico e dell’inquinamento. La ricerca di un parcheggio può richiedere molto tempo e aumentare le emissioni di anidride carbonica. Certo, ci sono soluzioni intelligenti come l’uso di app, la promozione del trasporto pubblico e la creazione di parcheggi scambiatori. Il parcheggio a pagamento può rappresentare una spesa non indifferente per i cittadini.
Sensibilizzare i cittadini sull’importanza di parcheggiare correttamente e di utilizzare alternative di mobilità può portare a un cambiamento culturale e a una maggiore attenzione alla sostenibilità. Ma c’è dell’altro: un aiuto statale che può diventare la soluzione ad ogni problema.
Bonus per chi vuole parcheggiare l’auto vicino casa: come funziona
Un bonus che anche nel 2025 può incentivare gli automobilisti a trovare la soluzione migliore per parcheggiare comodamente praticamente a casa.

Nel 2025, chi acquista, costruisce o ristruttura un garage o box auto vicini alla propria abitazione, può beneficiare di una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro se l’intervento riguarda l’abitazione principale. La detrazione si applica sia a box auto interrati che fuori terra, posti auto coperti o scoperti, purché siano vincolati come pertinenza dell’immobile residenziale tramite atto notarile. Per la seconda casa la detrazione scende al 36%. Le spese devono essere documentate e pagate con bonifico parlante, specificando la causale prevista dalla normativa sulle ristrutturazioni edilizie.
Sono ammesse le spese per acquisto, nuova costruzione e in alcuni casi ristrutturazione, purché si tratti di interventi straordinari e non manutenzioni ordinarie. La detrazione viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Come abbiamo detto, il tetto massimo di spesa detraibile è di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 2026, l’aliquota scenderà al 36% per la prima casa e al 30% per la seconda casa. Dal 1° gennaio 2025 non sono più ammessi sconto in fattura e cessione del credito per questo tipo di bonus: la detrazione resta solo in dichiarazione dei redditi.
Se la ristrutturazione del garage o la sostituzione della porta basculante migliora l’efficienza energetica, si può accedere anche all’ecobonus, con detrazione dal 50% al 65% a seconda del livello di efficientamento raggiunto. Per richiedere il bonus occorre effettuare i pagamenti con bonifico parlante, conservare fatture e documentazione e indicare la spesa nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF, quadro E, righi da E41 a E43). Per l’ecobonus: inviare comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine lavori.