Questo quartiere di Roma è diventato un’icona dei film horror: chi lo visita resta senza parole

Un quartiere misterioso, dall’architettura irreale e sospeso nel tempo. Un luogo di Roma lontana dalla calca dei turisti ma che è stato spesso scelto come set di film horror.

Roma ha mille volti e per quanto la si conosca bene si riesce sempre a scoprire qualcosa di nuovo. Lontano dalla calca dei turisti, si ergono quartieri sospesi nel tempo e a volte misteriosi; lati oscuri di una città che non smette mai di sorprendere.

skyline di roma
Questo quartiere di Roma è diventato un’icona dei film horror: chi lo visita resta senza parole -viagginews.com

La Città Eterna, simbolo per eccellenza della storia del nostro Paese e luogo di interesse che non smette mai di stupire: in una sola parola Roma. Capitale d’Italia oggi, ma anche luogo da cui è nato il mito dell’impero. Una città che è un museo a cielo aperto; basta camminare per via dei Fori Imperiali per ritrovarsi immersi nella Roma che fu, quella dei patrizi e delle lotte dei gladiatori al Colosseo. E poi l’altare della Patria, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna e la lista potrebbe continuare ancora lunghissima.

Luoghi che oggi sono presi d’assalto dai turisti che trovano in Roma, probabilmente, la massima rappresentazione del bello. Ma Roma ha mille volti e tanti di questi sono ancora sconosciuti ai più; si tratta dei quartieri vissuti quotidianamente da chi ci abita e che raccontano pezzi di storia che sono riusciti ad affascinare anche il cinema. Punti della città che ricordano altre capitali, considerati misteriosi per la loro architettura e che sembrano sospesi nel tempo e che per questo sono stati il set ideale scelto da alcuni dei maestri dell’horror, da Dario Argento a Richard Donner.

Il quartiere Coppedè, l’architettura Liberty che ha stregato il cinema

Il quartiere Coppedè si trova nel cuore della città, tra Via Salaria e la Nomentana, ed è probabilmente il quartiere più caratteristico di Roma; 26 palazzine e 17 edifici realizzati dall’architetto Gino Coppedè, fondendo lo stile Liberty a quello dell’Art Decò con infiltrazioni di Barocco, arte greca e persino medievale. Un mix che rende questo quartiere affascinante e sospeso in un’epoca non ben definita.

quartiere coppedè
Il quartiere Coppedè, l’architettura Liberty che ha stregato il cinema -viagginews.com

L’idea del progetto risale al 1915 e fu affidata all’architetto per ripercorrere il progetto da avviato dallo stesso a Genova. Al quartiere si accede tramite via Tagliamento dove si trova un grande arco che congiunge due palazzi; la caratteristica di questo arco in pietra e la presenza di un grande lampadario in ferro battuto.

Superato l’arco si arriva a piazza Micio, cuore del quartiere e simbolo per eccellenza di Coppedè; qui si trova la Fontana delle Rane (in foto, ndr). Il quartiere ha intrinseca la passione e l’unione per il cinema. L’arco che sormonta l’arco del palazzo che si trova al civico 2 è una riproduzione di una scenografia del film Cabiria, film muto del 1914.

Ma la sua architettura particolare ha reso Coppedè il quartiere ideale per tantissimi registi; un luogo misterioso e per questo adatto a film horror e thriller. Dario Argento lo ha scelto come sfondo per scene di Inferno e L’uccello dalle piume di cristallo, Richard Donner ci ha girato la sequenza iniziale de Il Presagio. Ma ce ne sono stati anche altri come Il profumo della Signora in nero di Barilli e più di recente House of Gucci.

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