L’Enac pubblica le nuove linee guida per gli animali di grossa taglia in aereo: ora potranno stare con i padroni, ma la realtà non è rosea come sembra.
Il 12 maggio è stata pubblicata una delibera che suona come una sorta di rivoluzione per chi vuole portare il proprio amico a 4 zampe in aereo. Secondo quanto riportato, viene cancellata la regola per cui, una volta superati i 10 kg, il cane o il gatto debba necessariamente viaggiare in stiva come un bagaglio.

Questa novità suona come una rivoluzione, poiché vede l’animale non più come una sorta di accessorio, ma come un vero e proprio componente della famiglia che viaggia con il biglietto, intero o ridotto che sia.
Inutile dire che gli amanti dei viaggi e dei propri amici a 4 zampe hanno accolto la novità con un certo entusiasmo. Peccato che la realtà, nei fatti, non sia così idilliaca. Esistono numerose barriere che potrebbero scoraggiare i passeggeri dal fare questa scelta, primo fra tutti il nodo della compagnia di volo, visto che la rivoluzione tanto annunciata, in realtà, è su base volontaria. E questo è il primo punto, nonché il più limitante. Eppure non l’unico.
Animali oltre 10 kg in cabina: le clausole della nuova delibera limitano la scelta
Come già accennato, il primo punto focale è che le compagnie aeree potrebbero non accogliere tale delibera, specialmente le low cost. Il motivo? Potrebbe non convenire per una questione logistica, dove per forza di cose un biglietto per un cane non può essere prezzato come quello di una persona. E qui starà a chi aderirà prendere una scelta conveniente anche in base alla richiesta.

Eppure non è solo una questione di costi. C’è da considerare che ogni compagnia, per adottare queste nuove regole, dovrà presentare un piano operativo dettagliato, ottenere l’autorizzazione dell’Enac e rispettare vincoli ben precisi: numero massimo di animali a bordo, obbligo di trasportino idoneo (si, anche per cani di 25 kg), esclusione dalle file vicino alle uscite di emergenza. Insomma, non basta il via libera: serve tutta una macchina organizzativa che, specie per chi già taglia tutto all’osso, come Ryanair o EasyJet, potrebbe rivelarsi uno sforzo inutile.
Al momento, Ita Airways non ha ancora preso posizione, ma ha fatto sapere di voler analizzare a fondo il documento. E questo la dice lunga: la delibera è fresca, ma le incertezze operative già pesano.
Il Presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, parla di cambiamento culturale, ancor prima che normativo. E forse è davvero così: il passo in avanti c’è, sulla carta. Ma nella realtà, tra allergie, passeggeri scettici e spazio ridotto, i cani sopra i 10 kg in cabina dovranno aspettare ancora un po’. E intanto, i loro padroni – biglietto alla mano – dovranno armarsi di pazienza.