Quando l’Enrosadira colora è una magia: conosci la fiaba che ha dato origine a uno spettacolo unico al mondo?

Ammirare lo spettacolo a costo 0 dell’Enrosadira è un’esperienza unica, soprattutto dopo averne conosciuto il mito.

Di spettacoli inediti come l’Enrosadira bisogna farne una “scorpacciata”, perché si tratta di un viaggio totalmente al di fuori degli schemi del turismo commerciale. Come se non bastasse, ha costo 0, ed è contraddistinto da una fiaba che lo rende un luogo ancora più affascinante. Indicazioni per andarci e qualche chicca folcloristica.

Montagne con Enrosadira e colline verdi con case
Quando l’Enrosadira colora è una magia: conosci la fiaba che ha dato origine a uno spettacolo unico al mondo?- ViaggiNews.com

Il mito di cui si sta per parlare è legato ad un effetto bello quasi quanto l’aurora boreale! Ognuno ha i suoi gusti, e si potrebbe ritenere tale affermazione, “un’assurdità”, ma se c’è un elemento su cui bisogna fare il punto, è proprio la bellezza di questo luogo.

L’evento si realizza due volte al giorno, ogni giorno. Sembra una magia, anche perché la storia che lo contraddistingue è legata ad una fiaba tipica della località, ma in realtà ha una spiegazione scientifica.

Quando ammirare l’Enrosadira, consigli pratici di viaggio

La storia narra che il Re Laurino, il Re dei nani, possedeva un giardino di rose stupendo, chiamato Catinaccio o Rosengarten. Un giorno il Re dell’Adige, decise di trovare marito per la principessa Similde, e invitò tutti, eccetto il re dei nani. Questi si presentò con la cappa dell’invisibilità, rapì la giovane, e la portò nel suo roseto. I cavalieri lo accerchiarono, Laurino li sfidò con indosso la cintura che gli dava la forza di 12 uomini, ma nonostante ciò e l’invisibilità, perse.

Dolomiti innevate con effetto enrosadira
Quando ammirare l’Enrosadira, consigli pratici di viaggio- ViaggiNews.com

Spostandosi tra i cespugli, le rose muovendosi, illustravano i suoi spostamenti ai nemici. Questi sentitosi tradito dal suo giardino, scagliò una maledizione: nessuno avrebbe mai più visto il suo roseto, né di giorno né tantomeno la notte. Nel gesto di pietrificare però si dimenticò dell’alba e del tramonto.

Allora, è proprio all’alba e al tramonto che le rose tutt’oggi, riappaiono con il fenomeno dell’Enrosadira: colorano le montagne delle Dolomiti.

Questa la storia di un fenomeno spettacolare che rende le Dolomiti un dipinto pazzesco. Due volte al giorno, all’alba e al tramonto, si colorano di sfumature che vanno dal rosa intenso al viola. Appunto, Enrosadira dal ladino parlato in alcune zone del Trentino, significa “diventare rosa”.

Le montagne si colorano così grazie alla reazione dei raggi solari sulla loro composizione fatta di calcio e magnesio carbonato. Durante il giorno però, il colore è “evanescente”, tanto che le Dolomiti vengono chiamate “Monti Pallidi!”

Dove ammirare questo spettacolo? Dal Catinaccio di Val di Fassa all’Alpe di Susi, e dallo Sciliar al Sassolungo. Anche Sasso Pordoi, il Cimon della Pala, le 3 Cime di Lavaredo, e il Monte Pelmo e Civetta sono punti panoramici pazzeschi.

Si trovano tra Trentino, Alto Adige e Veneto. Se ci si vuole perdere in un paesaggio del genere, fatto di boschi, laghetti e cime da fiaba, questo è l’itinerario perfetto.

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