Cosa pensano veramente i cani dei loro proprietari: proviamo a darvi una risposta concreta

Fanno facce buffe e a volte sembra proprio che stiano capendo ogni parola di quella che diciamo, ma i cani come ci vedono davvero i nostri amici a quattro zampe? Per la scienza non cercano comandi.

La scienza ha dimostrato che i cani sanno leggere i nostri messaggi, provocano attaccamento per le persone con cui condividono la vita che non vedono solo come “padroni”; cercano legami stabili e profondi e non comandi da eseguire. Una relazione di fiducia e comunicazione che crea anche la percezione che i canni hanno dei propri umani.

cane con il padrone
Cosa pensano veramente i cani dei loro proprietari: proviamo a darvi una risposta concreta -viagginews.com

I cani ci conoscono, non nel senso che ci riconoscono quando ci vedono per strada, no si intende proprio il fatto che conoscono il nostro essere spesso meglio di quanto gli individui stessi. Un’ipotesi fino a qualche tempo fa che è stata avvalorata dalla scienza che ha studiato le capacità cognitive e comunicative dei cani.

I cani prestano particolare attenzione ai propri umani, sanno leggere le loro intenzioni e, in alcuni casi, arrivano anche a prevederle. Una relazione, quella tra uomo e cane, che ha radici antichissime risalenti a 30/40 mila anni fa, un successo relazionale che è dovuto anche e soprattutto alle grandi capacità comunicative dei cani che sanno mettersi in sintonia con l’uomo.

Cosa c’è nella mente dei cani: ci vedono davvero come genitori?

È stata la co-evoluzione che ha permesso ai cani di sviluppare quella straordinaria capacità di comprendere la specie umana; ed è da questa convinzione che bisogna partire per provare a capire cosa c’è nella mente dei cani e come questi vedano i proprietari.

primo piano di cucciolo
Cosa c’è nella mente dei cani: ci vedono davvero come genitori? -viagginews.com

Premesso che ogni ipotesi resta una supposizione che parte dalla mente umana e che, quindi, non si potrà mai veramente sapere cosa pensa Fido del proprio umano perché parliamo di un’altra specie, si possono fare delle ipotesi quanto meno veritiere.

Se abbiamo detto che la relazione con il cane è fondamentale, va da sé che la base di partenza per capire cosa Fido pensa del proprio umano è proprio il legame che si stabilisce tra i due. Quale ruolo occupa il proprietario nel mondo del cane? Noi siamo abituati a definire un cane come “un figlio”, in ambito etologico però è preferibile parlare di “compagni di vita iterspecifici” dove si contempla l’elemento affettivo ma non si arriva all’umanizzazione dell’altra specie.

Da qui l’idea che sì, il cane vede i propri proprietari come genitori ma non nell’accezione che diamo noi al termine e alla relazione. Si deve piuttosto pensare ad un riconoscimento dei ruoli in cui l’essere umano rappresenta il punto di riferimento stabile dell’animale; quello cioè che è in grado di dare protezione, sicurezza, guida proprio come fanno le mamme nei primi mesi di vita dei cuccioli. Solo con il tempo l’umano diventa anche il punto di riferimento emozionale, in questa fase possono mostrare segni di attaccamento come quelli che si riscontrano nei bambini.

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