Sapete chi c’è dietro la famosa voce dei treni italiani? Lo svela il gruppo delle Ferrovie dello Stato, la storia curiosa.
Ogni giorno sono moltissime le persone che viaggiano utilizzando tutti i mezzi di trasporto a disposizione. In particolare sono quasi 6 milioni le persone che quotidianamente utilizzano il treno per spostarsi su tutto lo stivale. Ma avete fatto caso a un particolare curioso? Vi raccontiamo questa storia.

Anche se priva fisicamente di un volto o corpo umano, attraverso le onde sonore emesse dagli altoparlanti nelle stazioni ferroviarie italiane, Roberto rappresenta una presenza costante ed essenziale per milioni di viaggiatori ogni giorno. La sua “voce” guida i passeggeri attraverso le complessità degli orari dei treni fornendo informazioni vitali su ritardi, partenze ed eventuali cambi binario con una precisione meccanica ma sorprendentemente familiare.
Ecco chi è la voce dei treni
In un mondo sempre più digitalizzato e automatizzato, la comunicazione nelle stazioni ferroviarie italiane ha assunto un volto… o meglio, una voce. Non è quella di un annunciatore umano, ma di Roberto, il software text to speech che dal finire degli anni ’90 ha iniziato a popolare gli annunci nelle stazioni del Gruppo FS. Questa innovazione tecnologica ha segnato una svolta significativa nel modo in cui i viaggiatori ricevono informazioni sui loro treni.
Prima dell’avvento di Roberto, le informazioni venivano trasmesse da persone reali che parlavano a un microfono. Questo metodo presentava diverse limitazioni: non era immediato e non poteva essere automatizzato. Con l’introduzione dei programmi come Roberto, appartenenti alla famiglia dei software “text to speech“, è stato possibile leggere testi preimpostati in maniera veloce e autonoma, cambiando radicalmente l’approccio alla comunicazione nelle stazioni.

Roberto fece il suo debutto presso la stazione di Roma Termini agli inizi del 2000. La scelta della sua particolare timbrica vocale da parte del Gruppo FS si è rivelata azzeccata; quella voce è diventata sinonimo delle Ferrovie dello Stato Italiane (FS), riconoscibile tra mille altre. L’origine di Roberto risale alla creazione di infostazioni, il primo software ideato per RFI con lo scopo di facilitare la fase iniziale della comunicazione e migliorare l’efficienza dell’informazione al pubblico. Gli annunci impostati e letti da questa voce sintetica hanno sostituito quelli umani, portando a un cambiamento significativo nella gestione delle comunicazioni standard e primarie.
Tra il 2012 e il 2015 si assiste a una nuova evoluzione con la nascita di un software ancora più avanzato utilizzato da RFI per l’informazione e la comunicazione. Sebbene dal punto di vista vocale non ci siano stati cambiamenti – rimane sempre Roberto a fare gli annunci – ciò che cambia radicalmente è il livello di automazione: aumenta notevolmente la quantità d’informazioni trasmissibili grazie all’intervento delle sale operative territoriali e nazionali che possono decidere direttamente cosa far dire a Roberto.
Questo sistema avanzato permette interventi più rapidi ed efficienti nella gestione delle informazioni relative alla circolazione dei treni e alle sue variazioni. L’integrazione tecnologica raggiunta con questo nuovo software ha portato benefici tangibili all’intero sistema ferroviario italiano: messaggi diretti dalla sala operativa semplificano enormemente l’integrazione della comunicazione soprattutto in caso d’anormalità.
La realizzazione della voce sintetica fu affidata alla società italiana Loquendo (in seguito acquisita dall’americana Nuance), specializzata nel settore delle tecnologie vocali come sistemi per la sintesi vocale automatica uomo-macchina. La creazione di Roberto rappresenta uno dei loro successi più eclatanti; chiunque ascolti quella voce può immediatamente collegarla al mondo ferroviario italiano senza alcun dubbio.