In questo paese si possono incontrare dei palazzi con finestre murate, un’immagine curiosa che nasconde un motivo molto serio
C’è un paese tra i più famosi al mondo che presenta una particolarità che spesso suscita curiosità e stupore, ed è rappresentata dai palazzi con finestre murate. Questo fenomeno ha radici profonde nella storia e si collega direttamente a un periodo difficile per la popolazione.

Nel 1696, il governo inglese istituì una tassa sulle finestre, basata sulla convinzione che il numero di finestre in una casa fosse indicativo della ricchezza del proprietario. Entrò così in vigore la cosiddetta “Window Tax” come metodo per aumentare le entrate fiscali. La logica era semplice: più finestre aveva una casa, più ricco era presumibilmente il proprietario, e quindi maggiore doveva essere il suo contributo alle casse dello stato.
Window tax, le conseguenze
Questa tassazione portò molti proprietari di abitazioni a murare alcune delle loro finestre per ridurre l’importo dovuto. Questo non solo alterò l’estetica degli edifici ma ebbe anche ripercussioni sulla salute dei residenti a causa della riduzione della ventilazione e della luce naturale negli interni.

Sebbene questa pratica possa sembrare bizzarra ai giorni nostri, all’epoca era una soluzione pragmatica per alleggerire il peso fiscale. Il risultato è che oggi numerosi edifici storici inglesi presentano questa caratteristica insolita: facciate punteggiate da spazi vuoti dove un tempo c’erano aperture luminose. Oltre ad essere un rimedio economico, la muratura delle finestre divenne anche un simbolo visivo della resistenza contro quello che molti percepivano come un’imposizione ingiusta del governo.
La “tassa sulle finestre” rimase in vigore per oltre 150 anni prima di essere abolita nel 1851 a seguito del crescente malcontento pubblico e delle preoccupazioni per le sue implicazioni sanitarie. Nonostante la sua abolizione, le tracce lasciate da questa politica fiscale sono ancora visibili oggi in molti palazzi storici inglesi dove le finestre murate servono come silenziosi testimoni di un passato in cui l’architettura fu modellata non solo dal gusto o dalla funzionalità ma anche dalle esigenze fiscali del momento.